Scovata officina abusiva dove modificavano e fabbricavano armi da fuoco. Pistole, centinaia di parti di armi, caricatori, munizioni ed ogni strumento per la modifica delle potenzialità offensive.
Le armi custodite in cassette per la frutta.
Denunciato un vittoriese che coltivava marijuana per “fini terapeutici” in quanto, a suo dire, affetto da una grave patologia.
Decine di perquisizioni disposte dal Questore Giuseppe Gammino con l’ausilio di 4 unità cinofile antidroga ed antiesplosivo.
La Polizia di Stato – Squadra Mobile e Commissariato di Vittoria – ha tratto in arresto SAMMARTINO Salvatore, nato a Vittoria il 05.02.1960 per detenzione di armi alterate per qualità e potenzialità offensive e MONTELEONE Francesco, nato a Vittoria il 13.03.1995 per detenzione, di hashish e detenzione illegale di armi e munizioni provento di furto; inoltre è stato denunciato per coltivazione di marijuana V.V. di anni 49 vittoriese.
Nella giornata di ieri, così come disposto dal Questore di Ragusa Giuseppe Gammino, gli uomini della Squadra Mobile e del Commissariato di Vittoria hanno eseguito diverse perquisizioni domiciliari e su alcuni luoghi di lavoro, anche con l’ausilio delle Unità Cinofile della Polizia di Stato in forza a Catania e giunte all’uopo in ausilio.
- Una prima perquisizione dava subito esito positivo, in quanto V.V. coltivava in casa e precisamente nel balcone 3 piante di marijuana già alte e mature ma non al punto tale da permetterne l’arresto, pertanto veniva denunciato in stato di libertà. L’uomo, nonostante la presenza del figlio sospettato di essere il vero coltivatore, si assumeva la responsabilità della detenzione, affermando di farne uso personale per motivi terapeutici poiché affetto da una grave patologia.
- Una seconda perquisizione, sembrava apparentemente negativa, ovvero i poliziotti intervenuti non avevano rivenuto nulla. L’ingresso dei cani “APP e Vite” permetteva in meno di un minuto di scovare all’interno di un mobile, un marsupio contenente 50 grammi di hashish, un bilancino di precisione ed una pistola modello revolver completa di munizioni. La perquisizione veniva poi estesa anche ad altre stanze dell’abitazione ed i cani rivenivano all’interno di un peluche altri 50 grammi di hashish. L’arma e le munizioni erano detenute illegalmente stante il fatto che erano provento di furto ai danni di un vittoriese. I fatti commessi dal Monteleone sono particolarmente gravi poiché oltre alla detenzione della droga, possedeva un’arma di spiccata potenzialità offensiva e rubata; inoltre era pronta a fare fuoco, forse da lui portata al seguito per la sua attività di spaccio.
- La terza perquisizione permetteva di scovare un’officina dove Sammartino con molta probabilità modificava, alterandone le caratteristiche costruttive ed aumentandone le potenzialità, armi comuni da sparo o trasformando armi a salve in armi da fuoco.
La perquisizione a casa di Sammartino dava esito negativo ma quando gli veniva chiesto di consegnare le chiavi del garage il nervosismo gli si leggeva in faccia. Non appena giù al piano sotterraneo ha cercato di sviare le indagini facendo accedere i cani per la ricerca di armi ed esplosivi in un altro box. Gli uomini della Squadra Mobile non si sono fidati ed hanno provato tutte le chiavi per vedere se aprivano i box accanto e così è stato. All’interno, una vera e propria un’officina per la fabbricazione e modifica di armi. Due le pistole pronte e perfettamente funzionanti, decine di munizioni di ogni calibro costruite anch’esse artigianalmente. Le armi pronte a fare fuoco erano armi a salve debitamente modificate con particolare cura e professionalità e di calibro molto offensivo.
Sammartino ha provato a dare giustificazioni assurde, capendo ben presto che era meglio tacere davanti all’evidenza dei fatti.
L’officina è stata totalmente smantellata e tutti gli attrezzi sono stati sottoposti a sequestro e verranno custoditi presso gli uffici della Squadra Mobile per gli accertamenti da parte della Polizia Scientifica.
I tre arrestati al termine delle operazioni di rito sono stati messi a disposizione della Procura della Repubblica di Ragusa che ha disposto la custodia cautelare in carcere in attesa degli interrogatori di garanzia.
“La Polizia di Stato continua quotidianamente ad operare nel territorio di Vittoria al fine di reprimere ogni forma di illecito. In pochi mesi sono stati sequestrati due arsenali ed oggi anche un’officina per la fabbricazione di armi”.
IL DIRIGENTE LA SQUADRA MOBILE
Commissario Capo della Polizia di Stato
Dott. Antonino Ciavola