L’area PIP (Piano per gli insediamenti produttivi) di Ispica può essere realizzata. Il progetto esecutivo, pronto per essere attuato, è stato consegnato ieri al Libero consorzio comunale di Ragusa dal sindaco Pierenzo Muraglie, dal vice sindaco e assessore allo Sviluppo economico Gianni Stornello, dall’assessore all’Urbanistica Michele Fronterrè e dal presidente del Consiglio comunale Giuseppe Roccuzzo, presenti i tecnici liberi professionisti che hanno seguito le varie fasi della progettazione, l’ingegnere Vincenzo Arancio e l’ingegnere Martin Barone. Nel ricevere il progetto, il commissario straordinario del Libero consorzio comunale, Salvatore Piazza, ha parlato di evento “storico”, interpretando nel migliore dei modi i sentimenti degli amministratori comunali e della piccola e media impresa che da decenni inseguono questo disegno. Il Libero consorzio adesso impegnerà il milione e mezzo di euro di fondi ex Insicem (meno 75mila euro già impiegati per le prime spese di progettazione) destinato agli espropri e alla realizzazione del primo stralcio funzionale dell’opera: si potrà così procedere subito all’occupazione delle aree e all’indizione della gara di appalto per la costruzione della zona artigianale. L’area, estesa oltre 122mila metri quadrati, è sita in contrada Garzalla, di fronte al Cimitero, attigua al primo tratto della strada Ispica-mare e al depuratore, si sviluppa in direzione Pozzallo. All’interno di essa, oltre ai lotti di varia estensione, sono previsti rete viaria, verde, strutture di servizio. Nella prima fase saranno disponibili circa trentacinque lotti. Strategica l’ubicazione dell’area, collegata alle principali infrastrutture esistenti e posta in modo da essere al servizio di un territorio più vasto che comprende anche i comuni vicini.
Il sindaco, gli assessori interessati e il presidente del Consiglio comunale sottolineano che questo risultato è il frutto di un impegno politico, amministrativo e tecnico-professionale che ha una valenza economica importantissima per lo sviluppo della piccola e media impresa locale e di tutto il comprensorio. Fondamentale il fatto che per il primo stralcio funzionale verranno utilizzati i fondi ex Insicem, quindi il Comune realizzerà un’opera vitale per il mondo produttivo locale a costo zero.