Eva Brugaletta –
«Le spese legali ammontano almeno a 25 mila euro. Ora basta. Si adottino misure straordinarie per l’assistenza sociale»: è Gianni Stornello, segretario del Partito democratico, a proporre di destinare ai più deboli i fondi per le spese legali.
L’ennesima sentenza sulla situazione finanziaria del Comune segna, secondo il Pd, una «netta sconfessione delle politiche di bilancio del centrodestra». I «denari» degli ispicesi non «possono essere buttati per spese legali inutili». Come la «Corte dei conti ha confermato, il dissesto c’è». L’amministrazione, quindi, «deve assumersi la responsabilità della bancarotta del Comune e del fallimento degli avventurosi tentativi per cercare di evitarla».
Con l’ennesima sentenza, il Comune è stato condannato al risarcimento di otto mila euro (oltre Iva e oneri vari). «Considerando – elenca indignato Stornello – i ricorsi al Tar, al Cga, alle sezioni riunite della Corte dei conti, fra spese per avvocati e risarcimenti, butteremo a mare oltre 25 mila euro. Quanto sarebbero stati utili questi denari se fossero stati impiegati per l’assistenza sociale, settore sul quale l’amministrazione latita colpevolmente, abbandonando a se stesse le famiglie in difficoltà, i disoccupati, le persone sole sempre più numerose. Dopo l’ennesimo schiaffo della Corte dei conti, il sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali di maggioranza, in un sussulto di dignità, devono prendere misure urgenti per l’assistenza sociale e, poi, dimettersi. Siamo ad un passo – conclude – dal collasso sociale. E gli attuali amministratori non hanno le carte in regola per fronteggiare questa nuova emergenza».