Risultano ancora da evadere, circa, 700 pratiche di contenzioso edilizio, 400 di sanatoria e 300 da istruire o che necessitano di un’ulteriore integrazione. Sono dati allarmanti che fanno pensare ad uffici comunali poco efficienti, aggravati da un ordine di servizio (il numero 38 del 2 settembre scorso) funzionale ad assegnare l’unico dipendente addetto all’istruttoria tecnica nell’Ufficio urbanistica a quello dei Lavori pubblici e Manutenzione. Smaltirne l’eccessivo carico di lavoro, è stata la motivazione addotta all’incredibile trasferimento. Ma diversi architetti e ingegneri esterni al Comune, seppur a denti stretti e nel più totale anonimato, lasciano trapelare l’ipotesi che svuotare quell’ufficio non sia stato un atto d’ordinaria, cattiva amministrazione. Ma una tattica utile, forse, a far evadere pratiche utili a curare gli interessi privati dei soliti, pochi malintenzionati, sfruttando gli escamotage che offre un ufficio privo dei tecnici, solidi punti di riferimento.
A fornire i dati, è stato il consigliere Paolo Monaca, denunciando «le diverse centinaia di richieste effettuate da cittadini, da imprese e da tecnici, accatastate nell’ufficio Urbanistica in attesa di ricevere risposta. Chi si occuperà a questo punto – si domanda – d’istruire le pratiche per il rilascio delle autorizzazioni a costruire, dei certificati di destinazione urbanistica e di agibilità, delle concessioni o delle conformità urbanistiche? Ce lo spieghi – spera Monaca – il sindaco Piero Rustico, che detiene la delega al Personale, fornendo chiarimenti su quei due dipendenti rimasti in organico, che si occupano di contenzioso edilizio e di sanatoria e hanno già un carico di pratiche inevase che supera il migliaio». Ed ancora,
«chi pagherà – si chiede il consigliere – i danni di questa empasse burocratica a cui l’attuale amministrazione ha condannato un settore, quale appunto quello dell’edilizia, già di per sé in forte crisi? Questa vicenda – spiega Monaca – è la dimostrazione che l’amministrazione Rustico sia dedita a soffocare (a volte anche con metodi poco consentiti) le voci di chi, utilizzando legittimamente gli strumenti della democrazia, esprime il proprio dissenso, piuttosto che ad occuparsi dei reali problemi del Comune. Il nostro augurio a questo punto – conclude – è che la maggioranza inizi a riflettere e a riconsiderare le proprie posizioni, aprendosi al dialogo con l’opposizione. Solo così si potrà uscire dalla situazione di caos in cui ormai versa la città. Il sindaco prenda atto del totale fallimento dell’amministrazione del quale è a capo e si adoperi per la ripresa di un Comune alla deriva. Iniziando, a questo punto, proprio dall’ufficio Urbanistica, il cui organico deve essere tempestivamente ricostituito».