Per la costruzione di una chiesa a Santa Maria del Focallo il Comune di Ispica ha messo a disposizione un’area. Nelle ultime settimane sono state fitte le interlocuzioni fra Amministrazione comunale, Curia vescovile di Noto e Parrocchia di Santa Maria Maggiore nell’ambito della quale, su indicazione della stessa Curia, ricade il territorio al di fuori del centro abitato di Ispica. L’area di proprietà comunale indicata per la nuova chiesa è attigua al villaggio turistico Marispica, è estesa circa 2mila metriquadrati, è urbanisticamente idonea ed è raggiungibile direttamente dalla litoranea. La condizione che l’Amministrazione comunale pone è quella di realizzare una permuta fra questo suolo e un bene della parrocchia o della Curia. Il Comune è in attesa di conoscere le decisioni della parrocchia o della Curia al riguardo. Peraltro, sull’area prescelta è già stato redatto un progetto nell’ambito di un concorso bandito anni fa dalla Provincia di Ragusa che prevede, oltre alla costruzione della chiesa e dei locali parrocchiali, la sistemazione degli spazi circostanti con un piccolo anfiteatro, parcheggi, verde pubblico. In ogni caso sul progetto saranno la parrocchia e la Curia vescovile a fare le loro scelte.
“La richiesta della Curia vescovile di Noto al Comune per la concessione di un’area dove costruire la chiesa di Santa Maria del Focallo – spiega il sindaco Pierenzo Muraglie – risale al 2002. Oggi, dopo le criticità legate al dissesto finanziario e grazie al lavoro svolto dal vice sindaco e assessore al Patrimonio Gianni Stornello e dall’assessore all’Urbanistica Michele Fronterrè, siamo nelle condizioni di sbloccare questa pratica, nella piena consapevolezza che un luogo di culto lungo la fascia costiera sia necessario non solo per le esigenze pastorali, ma anche perché una chiesa, con tutto quello che si realizza attorno ad essa, costituisce un punto di aggregazione, valorizza una zona, riqualifica uno spazio pubblico”.
“Aspettiamo le decisioni della Chiesa – dichiara il vice sindaco Gianni Stornello – alla quale abbiamo ufficialmente comunicato la nostra scelta. Ovviamente il suolo potrà essere ceduto alla parrocchia dietro uno scambio fra questo asset del patrimonio comunale e un bene che la parrocchia di Santa Maria Maggiore o la Curia riterrà di potere cedere in cambio al Comune. Opportuno ricordare che la costruzione della chiesa e dei locali parrocchiali sarà a carico della Curia che ha modo di attingere a fondi per questo tipo di realizzazioni: il Comune non avrà alcun onere, né avrà facoltà nella scelta del progetto, ferme restando naturalmente le autorizzazioni e le concessioni edilizie previste dalle legge”.