Eva Brugaletta –
Ladri imperterriti ne fanno una questione di principio: sale a tre il numero dei tentativi di furto presso il Centro Tim di via Duca degli Abruzzi a due passi da piazza dell’Unità d’Italia; siamo in pieno centro cittadino. Ingente, ma non ancora quantificato, il danno economico causato nel tentativo di sfondare il vetro infrangibile, che costituisce l’intera parete esterna del negozio.
I carabinieri, presso cui è stata sporta l’ennesima denuncia, effettuano intanto indagini ad ampio spettro e non escludono che possa essere la medesima la mano, anzi le mani, di coloro i quali hanno tentato per la terza volta di depredare la rivendita di telefonia mobile. Cercano risposte e forse conferme, trapela, nel territorio di Rosolini, da dove forse provengono gli ormai non troppo ignoti malviventi.
Come rilevano le immagini di video sorveglianza, nelle prime ore di oggi, nel tentativo d’arraffare un lauto bottino in costosi telefoni cellulari frantumando il vetro d’ingresso, quattro malviventi incappucciati hanno utilizzato due picconi, uno più grande dell’altro, riuscendo però solo a produrre un foro del diametro di, circa, sette centimetri e scheggiando la parete tutt’intorno, danneggiandola pesantemente. È quindi scattato l’allarme, mettendo in fuga i delinquenti, probabilmente caricati tempestivamente in macchina da un complice.
Nel penultimo tentativo di furto, invece, erano tre i malviventi che, seppur invano, hanno addirittura utilizzato una bombola di gas per sfondare il vetro, così come hanno sempre rilevato le immagini della video camera di sorveglianza installata al negozio. Dalle immagini, in quell’occasione, s’è potuto constatare che l’abbigliamento dei balordi era il medesimo di quello indossato nel primo tentativo di furto, andato sempre a vuoto. Almeno due degli stessi giubbini con cappuccio pare siano gli stessi indossati dai delinquenti sia nel primo, sia nel secondo, quanto nel terzo tentativo di furto.
Sembra che, insomma, i balordi agiscano ormai per una questione di principio, seguendo un insano codice d’onore “ladresco” che non riescono ad onorare poiché, forse, incapaci di comprendere che, a volte, è meglio lasciar perdere.
La facilità con il quale è stato depredato il poco distante Centro Vodafone, poche settimane fa, sempre in via Duca degli Abruzzi, ha forse incoraggiato i ladri ad agire in modo sempre più spregiudicato. Ma, in quel caso, i vetri del negozio non erano infrangibili, non esistevano video camere di sorveglianza, né, tantomeno, era stato installato un antifurto.
I titolari del Centro Vodafone, infatti, erano reduci da un recente trasloco e non hanno avuto il tempo di dotarsi degli strumenti necessari atti a scoraggiare i ladri che, in questo caso, hanno facilmente sfondato il vetro e svuotato in pochi minuti il negozio dei telefoni cellulari più costosi.
Diverso il modus operandi del titolare del Centro Tim, che non ha di certo risparmiato sulla sicurezza, dotandosi di vetri infrangibili, di video camera di sorveglianza e di allarme d’ultima generazione. Ed è stato talmente attento da urtare addirittura la suscettibilità degli ormai affezionati malviventi che perseverano nel tentativo di derubarlo.
Inquieta piuttosto la sicurezza nell’agito dei malviventi, certi di farla franca, pur consapevoli che i carabinieri sono loro alle costole.
Il Centro Tim di via Duca degli Abruzzi è assicurato