Al via, con la modifica del regolamento Tari, quella che il consigliere comunale indipendente Giuseppe Quarrella definisce come “la nuova strategia politica dei Consiglieri che sostengono il sindaco Muraglie. Una strategia che dovrebbe servire a recuperare il consenso popolare perduto avviando, nell’ultimo anno di consiliatura, una politica fatta di mance elettorali che vorrebbero nascondere sotto forma di incentivi e condoni fiscali”.
“Incentivi che – continua Quarrella – nel caso della tariffa per la spazzatura scontata a pochi, produrranno una vera e propria ingiustizia fiscale a danno della maggior parte delle attività commerciali operanti sul territorio ispicese dato che, trattandosi di una tariffa a circuito chiuso, il risparmio per pochi elettori inciderà in aumento sulle tasche di tutti gli altri.
L’assurda agevolazione proposta dal Partito Democratico di scontare la Tari solo ai negozi che hanno sede lungo le vie Garibaldi, Vittorio Emanuele e Corso Umberto, altro non è che uno sberleffo nei confronti di tutti gli altri commercianti e professionisti che, pur operando a pochi passi da quelle vie, si troveranno esposti alla concorrenza di chi avrà minori costi di gestione pur producendo la stessa quantità di rifiuti”.
Il consigliere di opposizione Giuseppe Quarrella prosegue stigmatizzando “la stupidità di una norma che, per come congeniata, esclude dall’agevolazione perfino quei negozi che hanno le vetrine sul Corso Umberto ma la residenza fiscale in viale Rapisardi, in via IV Novembre o nella stessa piazza Unità D’Italia, tanto per fare qualche esempio” aggiungendo, prima di concludere, che “non è creando disparità di trattamento fiscale tra le imprese commerciali che si può rilanciare un centro storico che necessita di ben altri interventi; interventi che questa amministrazione non sarà mai in grado di portare avanti, protesa com’è a governare non per rilanciare l’economia della città, ma soltanto il proprio consenso elettorale. Una ricerca che, probabilmente, sta alla base della scelta di non abbassare le tassa per tutte le famiglie e produce, nello stesso tempo, un’odiosa disparità di trattamento fiscale tra imprese commerciali vicine.
Pertanto – conclude Quarrella – chiediamo con forza il ritiro immediato del provvedimento e la convocazione di un tavolo tecnico con le sigle sindacali per estendere il beneficio a tutte le imprese, nonché la modifica del regolamento per la tariffa dei rifiuti conteggiando in misura maggiore il numero dei componenti familiari rispetto ai metri quadrati dell’immobile”.