Eva Brugaletta-
Gianni Stornello non ci sta. Si dimette per la seconda volta, stremato da chi è alla ricerca di larghe intese, lasciando la carica di segretario del circolo ispicese del Partito democratico. Affida le motivazioni ad un post, infiammando gli animi sul noto social network che impazza sul web. Saranno coloro i quali hanno voluto a tutti i costi il suo scalpo ad ufficializzarne le dimissioni. Ma dovranno fare presto i conti con la quasi scontata apertura di un secondo circolo democratico.
Stornello lascia alle sue spalle un partito frammentato e pieno di contraddizioni, ma, stavolta, non è disposto a tacere, denunciando fatti gravi come la partecipazione della Cna alla vita politica del Pd, una contiguità malsana, che, nei fatti, non dovrebbe esistere, visti gli importanti interessi delle piccole e medie imprese che tutela.
Le dichiarazioni rilasciate da Stornello sono intrise d’indignazione. «Non sono più – afferma – il segretario cittadino del Pd. Il congresso cittadino di due mesi fa m’aveva eletto in virtù di un accordo unitario rivelatosi invece di facciata. Così, nuovamente, ho rimesso il mandato in una riunione di coordinamento cittadino e alla presenza del segretario provinciale Giovanni Denaro, che ha tentato un’ultima mediazione. Ho preso atto che – spiega – il partito non è unito. Un gruppo, che fa riferimento all’ex Sinistra giovanile e alla Cna, ritiene di detenere la “golden share” del Pd, appaltando il partito ad esterni al gruppo quando serve e cercando di riappropriarsene in vista di importanti competizioni amministrative».
In sostanza, i “vecchi” dell’ex Sinistra giovanile e alcuni rappresentanti della Cna hanno monopolizzato il Pd, “appaltando” la segreteria del partito, affidando la “gestione” a Stornello quando s’è trattato di ripulire dal fango la facciata del partito, visto ciò che s’è verificato alle ultime amministrative, ossia quel baratto di cariche, che ha condotto, dopo l’ufficializzazione, al ritiro dell’eccellente candidatura a sindaco del dottor Nino Gianì. Un baratto che ha incluso sia inciuci a sinistra, sia strizzatine d’occhio a destra.
«È paradossale che – conclude Stornello – le dimissioni del segretario non comportino la decadenza del coordinamento collegato direttamente al segretario eletto e il ricorso ad un nuovo congresso. Si sostituirà, quindi, il segretario locale eletto dagli iscritti, con uno scelto nelle segrete stanze di qualche organizzazione di categoria che si comporta come corrente maggioritaria del Pd. In questi due mesi, ci sono stati tentativi di mediazione volti a non mortificare l’esito del congresso. Ma ogni soluzione doveva passare dal taglio della mia testa. Ero io l’ostacolo a disegni dei quali scopriremo nel futuro prossimo i contorni».