U n’antenna per i cellulari si staglia a ridosso dell’Istituto scolastico « Einaudi ». Simili ripetitori , disciplina la legge, non possono essere attivati nelle vicinanze di “ricettori sensibili” quali sono le scuole, gli asili e gli ospedali .
L ’i mpianto, tecnicamente chiamato “stazione radio base”, un ripetitore del segnale utile alla telefonia mobile , è in f ase di in stallazione fra le via Matteotti e Bonghi . Presto, e metterà onde elettromagnetiche nelle i mmediate vicinanze dell’Einaudi frequentata da circa seicentocinquanta persone : alunni del la fascia dell’obbligo, insegnanti e personale non docente.
Denuncia la presenza dell’antenna che sprigionerà insano el e ttrosmog Gianni Stornello, segretario del Partito democratico, chiedendo al dirigente scolastico e all’Amministrazione comunale , di «sospendere im mediatamente i lavori e di rimuov e re l’impianto , in quanto la scuola, come gli ospedali, è considerata “ricettor e sensibile” e, in quanto tale , non può essere soggetta all’esposizione continuativa delle onde elettromagnetiche » .
Stornello non lesina indignazione e sgomento. «N on è possibile che – scrive in un documento – Ispica si a considerata zona franca dalle compagnie telefoniche e che i proprietari dei lastrici solari po ssano lucrare i lauti canoni d’ affitto che percepiscono senza pagare le tasse per l’uso improprio e speculativo che fanno dei loro immobili. Le norme che disciplinano la materia – spiega – sono purtroppo ambigue . Però, una fatto è chiaro: questi impianti non possono essere attivati nelle vicinanze di “ricettori sensibili” quali sono le scuole, gli asili, gli ospedali. Chiediamo un immediato intervento del dirigente scolastico e del Comune perché concordino un’azione concreta che prescinda dai giu dizi sempre benevoli dell’Agenzia regionale protezione ambiente (Arpa) . Si intervenga immediatamente – aggiunge risoluto – altrimenti organizzeremo una protesta contro l’ennesimo atto di prepotenza commessa nei confronti della città e dei bambini di una delle sue scuole più popolose. All’Amministrazione comunale – conclude Stornello – avanziamo la propo sta di tassare le abitazioni che ospitano gli impianti come strutture sp eculative e non come prime case» .
eva brugaletta