Eva Brugaletta –
Il 21 dicembre scorso, le primarie hanno decretato Pierenzo Muraglie candidato sindaco che competerà alle elezioni amministrative di primavera. Il consigliere comunale vittorioso ha ottenuto quasi mille voti. Un risultato lusinghiero a livello personale, ma forse impossibile elettoralmente parlando, anzi contando, se si pensa ai reali numeri che formano il granitico gruppo di votanti del Pd.
La nullità delle primarie che denuncia Stornello, quindi, sembra ruoti proprio attorno all’elezione di Muraglie poiché pare abbia beneficiato dei voti degli avversari politici del Pd, violando il regolamento del partito che imponeva ai votanti la firma di una dichiarazione di condivisione della proposta politica del partito, di impegno a votarlo alle amministrative di primavera e di autorizzazione all’inserimento nell’Albo pubblico degli elettori del Pd.
Questa dichiarazione, secondo quanto denuncia Stornello, i votanti non l’hanno firmata. E la mancata sottoscrizione del documento che attesta la persona come elettore del Pd, inserendola nell’Albo pubblico, annulla di fatto le primarie. La colpa sarebbe del comitato organizzatore che non ha predisposto il documento da far firmare agli elettori intervenuti alle primarie, concedendo «indebitamente» facoltà di voto agli avversari politici del Pd, fra i quali consiglieri comunali di centrodestra rappresentanti della maggioranza consiliare, gruppi vicini al sindaco Piero Rustico ed ex fedelissimi di Innocenzo Leontini.
Il comitato organizzatore delle primarie non si è ancora riunito per convalidare il risultato elettorale. Questo dato di fatto risulta una circostanza quanto meno strana, che indirizza all’ipotesi che, forse, non esiste proprio nulla da convalidare, confermando l’assenza dell’elenco degli elettori Pd iscritti all’Albo pubblico.
Stornello non ci sta. Accetta d’aver perso le primarie, ma denuncia la gravità di quanto si è verificato il 21 dicembre scorso: «Una affluenza record alle urne (1845 votanti) determinata da truppe militarizzate filogovernative», a quanto pare, leggendo i risultati elettorali, proMuraglie.
Stornello quasi urla di «dimenticare le primarie – farsa e riprendersi il “nostro” Pd». Segnalando la «grave inosservanza del regolamento delle primarie, che imponeva, a chi veniva a votare, la firma di una dichiarazione di condivisione della proposta politica del partito, di impegno a votarlo alle elezioni amministrative di primavera e di autorizzazione all’inserimento nell’Albo pubblico degli elettori del Pd». «Questa dichiarazione – spiega Stornello – gli elettori delle Primarie non l’hanno firmata perché il comitato organizzatore non l’ha predisposta, rendendo nulle le primarie, visto che è stata indebitamente concessa facoltà di voto agli avversari del Pd, fra i quali anche consiglieri comunali».
Ritiene Stornello che questo sia «un fatto inaccettabile, grave e ridicolo, che spiega anche il motivo per il quale il comitato organizzatore delle primarie non si è ancora riunito per convalidare il risultato: esso non è convalidabile – denuncia – perché le primarie sono nulle».
Le denunce non finiscono qui. «Molti dei nostri elettori non hanno neppure votato – spiega scandalizzato Stornello – perché sconcertati da quanto stava accadendo o perché esclusi dalla coda, gestita anche da personaggi stravisti nelle campagne elettorali del centrodestra».
Gli elettori esclusi dalla coda costituiscono purtroppo un fatto di inaudita gravità e i «personaggi di centrodestra stravisti nelle campagne elettorali», oltre ai consiglieri comunali di maggioranza che hanno votato alle primarie, sono bene individuabili poiché elementi attivi nella segreteria politica cittadina di Innocenzo Leontini, ormai smantellata, oltre ai fedelissimi del sindaco Rustico.
«Le primarie dovevano essere un giorno di festa per il Pd, anche grazie ai suoi nuovi elettori – afferma amaramente Stornello – e sono state invece lo strumento per ridicolizzare il Pd, rendendolo zona franca per inciuci e riciclaggi che mirano solo a continuare le politiche di sfascio politico ed amministrativo che sono sotto gli occhi di tutti. Per quanto accaduto abbiamo il dovere di chiedere scusa agli iscritti e ai nostri elettori veri e sinceri».
Stornello rivolge un appello agli altri due candidati sindaco alle primarie Muraglie e Giuseppe Roccuzzo: «Facciamo un passo indietro nell’interesse del partito, quello alternativo al centrodestra, che infonde e pratica la speranza nel cambiamento, che ha una sua proposta politica. E facciamolo per il bene di Ispica, che merita una politica sana e pulita. Abbiamo ancora margini per ridare dignità al nostro Pd e riprendercelo nell’interesse della città».
Contesta Stornello, Giovanni Denaro segretario provinciale del Pd. «Innanzitutto – scrive Denaro in un comunicato – contesto l’utilizzo improprio e abusivo del simbolo del Pd, in quanto il Pd è uno solo, sia a Ispica che in provincia di Ragusa». Ad Ispica, i circoli sono due, uno in via Giuseppe Mazzini e l’altro in via Ruggero Settimo, ma Denaro non specifica quale si sia indebitamente appropriato del simbolo del partito.
«L’esito delle primarie è stato – precisa finalmente Denaro – convalidato sia dal comitato organizzatore, sia dal partito, proclamando Pierenzo Muraglie candidato sindaco del Pd alle elezioni amministrative di primavera. Sulle assurde farneticazioni nel documento di Stornello, voglio tranquillizzare tutti gli iscritti e gli elettori del Pd: le primarie si sono svolte alla luce del sole e in piena legittimità. La gravità delle dichiarazioni nel documento diffuso da Stornello saranno certamente discusse nelle sedi opportune del Pd provinciale».
Stornello respinge le accuse di Denaro: «Denaro mi insulta perché difendo regole e dignità del Pd di Ispica, complice dell’inciucio. Il primo abusivo è proprio il sedicente segretario provinciale del Pd, diffidato e sotto procedimento da parte della Commissione regionale di garanzia del Pd per non avere rispettato le regole. Sulle primarie ispicesi aspettiamo la convalida definitiva – conclude Stornello – che doveva avvenire dopo 24 ore dalle primarie».
Sulla mancata convalida, nulla dice il segretario del circolo Pd in via Ruggero Settimo, Giovanni Gambuzza, che, dopo aver attaccato duramente Stornello, scrive solamente in un comunicato: «Il comitato organizzatore, sentiti i candidati ed i rappresentanti degli stessi, ha approvato all’unanimità il regolamento per la disciplina delle primarie. Il regolamento è poi passato al vaglio del coordinamento cittadino che ha approvato il testo dello stesso. Nessuna obiezione è stata mai posta da parte di alcuno. Le operazioni di voto si sono svolte nel pieno rispetto di quanto sancito dal comitato organizzatore e dal coordinamento del partito. Gli unici intoppi sono stati dovuti all’altissima affluenza».
Stornello rimane indifferente alle parole di Gambuzza, preferendo un costruttivo silenzio.