Eva Brugaletta-
Senza stipendio da tre mesi e privi del salario accessorio: i dipendenti comunali organizzano un sit in, con assemblea, stamane, a Ragusa, davanti alla sede della Prefettura. Si svolgerà dalle 11,30 alle 13. La protesta scaturisce dal mancato pagamento delle mensilità di aprile, di maggio e di giugno. E dalle risposte non esaustive fornite dal sindaco Piero Rustico durante la riunione dello scorso 26 giugno e 8 luglio sulla situazione finanziaria dell’Ente.
Cgil, Cisl e Uil preannunciano che, «in mancanza di riscontri positivi in merito alle questioni sollevate, saranno intraprese ulteriori azioni di lotta a tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori comunali».
Nel frattempo, la città è stata sommersa dall’immondizia. Risultano sempre più frequenti gli scioperi dei netturbini e quello peggiore s’è verificato la settimana scorsa, costringendo i cittadini a tenere a casa i rifiuti organici per quattro interminabili giorni.
Non è escluso, addirittura, che, sempre oggi, uno sparuto gruppo di operatori ecologici non presti servizio, senza previa comunicazione sindacale di quest’improvvisata protesta, mettendo in seria difficoltà i colleghi che rimarranno a lavoro. Questi ultimi dovranno occuparsi dei servizi essenziali, dell’oasi ecologica, della pulizia delle strade e della raccolta dei sacchetti d’immondizia porta a porta. E si può già prevedere che sarà poco probabile garantire la pulizia e l’igiene della città.
I netturbini che, probabilmente, protesteranno non hanno paura dell’eventuale denuncia che potrebbe conseguirne per l’astensione dal lavoro. Sarebbe la seconda collezionata. Già una prima è stata formalizzata dal sindaco Piero Rustico per questo stesso motivo. Ma la disperazione è ormai incontenibile. Per i capofamiglia, quasi tutti monoreddito, è diventato impossibile mantenere mogli e figli. Lavorano gratis e non possono fare la spesa al supermercato e pagare l’affitto o il mutuo.
Pare, addirittura, che “momenti concitati” siano stati vissuti dal primo cittadino, mentre era in riunione con gli operatori ecologici qualche giorno addietro. Minuti di palpabile tensione generati dalle mancante risposte di un’amministrazione comunale alle legittime esigenze di persone disperate.