Eva Brugaletta
Mancano ancoradue consiglieri comunali per destituire Piero Rustico dalla carica di sindaco. Sale a dodici, però, il numero di coloro i quali vogliono chiudere anticipatamente il mandato del primo cittadino. Risulta ufficialmente agli atti anche la proposta di sfiducia, depositata ieri al Comune, dei consiglieri Mario Santoro e Concetto Sessa (Sviluppo e Solidarietà).
Santoro e Sessa hanno agito considerata «la persistenza di una grave paralisi politica – amministrativa che non trova soluzione», lasciando come «unica possibilità, assegnata ai consiglieri, quella di presentare e, o condividere con altri gruppi consiliari una mozione di sfiducia. Le gravi difficoltà politiche ed economiche non possono essere superate dallo stallo amministrativo portato avanti in questi mesi dall’autogestione del sindaco. La migliore soluzione è quindi dare la parola ai cittadini mediante nuove elezioni, che si possono tenere il prossimo maggio».
Il movimento Sviluppo e Solidarietà, nell’ambito delle elezioni amministrative del 2010, ha presentato «un’autonoma lista collegata al candidato sindaco Rustico, contribuendo alla sua elezione per l’attuazione di un programma amministrativo». Tale scelta è stata determinata «dalla volontà del movimento di superare la contrapposizione che, nel 2005, aveva visto ben sette candidati alla carica di sindaco fra i quali l’esponente del movimento Paolo Santoro e favorire il dialogo e la collaborazione politico – amministrativa fra i vari soggetti politici che si riconoscevano nei valori della libertà e della democrazia a tutela dei diritti della persona secondo la dottrina sociale del cattolicesimo». Ma le nuove condizioni politico – amministrative ed economico – finanziarie del Comune «compromettono la realizzazione del programma amministrativo presentato agli elettori, favorite dall’incapacità politico – gestionale del sindaco Rustico».
Su venti rappresentanti della massima assemblea cittadina servono i voti diquattordici consiglieri per interrompere l’esperienza istituzionale di Rustico. Ma degli otto rappresentanti della pseudo maggioranza, per il momento, nessuno mette in discussione la fiducia riposta nel sindaco.
Il sindaco Rustico, dal canto suo, già tempo fa dichiarava che i cittadini «sanno quali “nobili ideali” siano alla base del tradimento di tanti consiglieri comunali, ora passati all’opposizione, che più che tradire il sindaco hanno tradito la volontà degli elettori.Mi sono reso conto, in questi mesi, che assessori e consiglieri che hanno lasciato la maggioranza sono uniti da un comune denominatore: voler a tutti i costi anteporreil proprio tornaconto al bene della comunità. Se ho un torto – conclude – è solo quello di non aver mai voluto cedere al ricatto di chi nella politica non si rende conto che il nostro è solo un ruolo di servizio al di sopra di ogni interesse personale».