Eva Brugaletta –
I riti della Settimana Santa fra i beni nel Registro delle eredità immateriali (Rei) dell’Unesco. Il Comune ha avviato la procedura per la richiesta d’inserimento della suggestiva Pasqua ispicese, che racchiude pathos, storia e memoria, nel Rei. È stato fornito mandato agli uffici Cultura e Turismo di predisporre ed inviare alla Regione gli atti finalizzati all’iscrizione nel Registro.
Secondo la convenzione per salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, approvata dall’Unesco il 17 ottobre 2003, le eredità immateriali sono “l’insieme delle pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze e tecniche – nella forma di strumenti, oggetti, artefatti e luoghi ad essi associati – che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui, riconoscono come parte del loro patrimonio culturale”. Tali eredità riguardano le “tradizioni orali ed espressioni, compreso il linguaggio come veicolo del patrimonio culturale immateriale, le arti dello spettacolo, le pratiche sociali e rituali, gli eventi festivi, le conoscenze e pratiche concernenti la natura e l’universo, i saperi legati all’artigianato tradizionale”. Le eredità immateriali si trasmettono oralmente, di generazione in generazione e sono costantemente ricreate dalle comunità e dai gruppi in funzione dell’interazione tra il loro ambiente e la loro storia. Esse esprimono un senso di continuità storica e costituiscono un elemento essenziale dell’identità culturale di un territorio e della sua comunità.
In questo contesto s’inseriscono pienamente gli antichi riti ed i tradizionali festeggiamenti pasquali di Ispica, che per bellezza, intensità e pathos attirano, ogni anno, migliaia turisti.
Il sindaco Piero Rustico, quindi, s’impegna a valorizzare le risorse “immateriali” ispicesi, “soffiando” però l’idea a qualcun altro, che mette subito le cose in chiaro. «Sono contento che il Comune – evidenzia Gianni Stornello segretario del Pd– abbia avviato la procedura per l’inserimento della Settima Santa fra i beni immateriali dell’Unesco. Il Partito democratico propose la stessa cosa nel 2011: ci hanno ascoltato. E, poi, – aggiunge – in questo modo abbiamo finalmente l’opportunità di riscattarci da una quanto mai infelice affermazione di un vecchio assessore alla Cultura di centrodestra, in carica fra la fine degli anni ‘90 e i primi 2000, che definì “una fesseria” il sito Unesco del tardo – barocco. Dopo quel “lungimirante” giudizio, il sito si fece e Ispica non fu inserita. Il problema è che, oggi, quell’assessore si trova a bordo campo, riscaldandosi per entrare in giunta. Di nuovo alla Cultura?».
È chiaro il riferimento di Stornello a Tony Blandizzi, coordinatore del Nuovo centrodestra, che, a quanto sembra, prenderà presto il posto dell’assessore ai Servizi sociali, Mary Ignaccolo. Ma la notizia rimane ancora tutta da confermare.