Eva Brugaletta –
Si rischia la revoca del finanziamento utile a realizzare il ripascimento morbido sulla costa erosa. Lo denunciano i consiglieri comunali Paolo Monaca, Pierenzo Muraglie, Biagio Solarino e Mariacarmela Spadaro.
Il ministero dell’Ambiente, nel dicembre del 2008, ha accreditato 3 milioni e 600 mila euro nelle casse del Comune, somme utili a finanziare il progetto «Tutela integrata della fascia costiera Santa Maria del Focallo», per salvare la costa dall’erosione, che ha divorato diversi chilometri di spiaggia. I lavori pubblici sarebbero dovuti partire nel 2010, come si legge anche da un comunicato stampa redatto dall’amministrazione comunale, datato 31 agosto di quell’anno. Ancora oggi, circa 715 mila euro, sono stati impiegati per spese di progettazione e consulenze tecniche. Da un anno, la conferenza di servizio ha approvato il «Progetto esecutivo, primo stralcio, per le opere di tutela della fascia costiera».
«Non si capisce però – spiegano Monaca, Muraglie, Solarino e Spadaro – la ragione per cui, ancora oggi, l’amministrazione non si è attivata al fine d’esitare l’ultimo atto tecnico – amministrativo: ovvero, la verifica del progetto, che è competenza del Rup, con i progettisti incaricati. Lo stato di abbandono in cui versa il litorale ispicese – concludono i consiglieri – ha anche gravi conseguenze economiche: gli immobili hanno perso valore e il settore turistico non può svilupparsi adeguatamente».
Sulla questione è inoltre intervenuta la senatrice Venerina Padua, che fornisce «sostegno» a coloro i quali si stanno interessando dell’intricata vicenda. «La problematica relativa all’erosione del litorale ispicese – afferma Padua – non può più attendere. È necessario, per questo, che i lavori partano subito e che non vengano perse le ingenti risorse messe a disposizione dal ministero dell’Ambiente. Qualora fosse necessario, mi attiverò in tutte le sedi opportune affinché la situazione di stallo che penalizza il territorio di Ispica possa presto avere uno sbocco positivo. La tutela della costa e lo sviluppo turistico – conclude la senatrice del Pd – sono prioritari».
Della faccenda s’interessa anche Maria Lucia Lorefice, rappresentante ispicese alla Camera dei deputati. «Bisogna capire – dice Lorefice – i motivi dei ritardi nell’attuazione di un progetto importante per la sicurezza, la viabilità, l’economia e lo sviluppo turistico».
Le mareggiate dell’inverno, spiega invece Tiziana Scuto presidente del comitato Santa Maria del Focallo – Marina Marza, «hanno ulteriormente danneggiato gli ultimi lembi di spiaggia, cominciando ad intaccare la forestale e a compromettere la strada litoranea, sottoponendola a evidenti rischi di sicurezza. Il comitato chiede infatti che la questione sia, con urgenza, affrontata dall’amministrazione e, nel contempo, sia oggetto di un’interrogazione parlamentare, per non procrastinare la soluzione di un così grave problema. Proponendo inoltre l’istituzione di una commissione, con la supervisione del Prefetto, composta da consiglieri, tecnici, associazioni, operatori turistici e cittadini per combattere l’immobilismo burocratico ed amministrativo».
In alcuni tratti la spiaggia, fa notare inoltre Gianni Stornello segretario del Pd, le dune sono sparite.
In altri, invece, evidenzia Sesto Bellisario presidente di Siciliantica, ha ceduto la carreggiata stradale.
In altri ancora, la carreggiata della provinciale 16 (Pozzallo, Marza, Pachino) è invasa dalla sabbia.