Dentro casa aveva marijuana e soldi in contanti.
Ieri sera, i Carabinieri della Stazione di Ispica, supportati da un’unità del Nucleo Carabinieri Cinofili di Nicolosi, hanno eseguito uno specifico servizio antidroga sul territorio di competenza, in particolare hanno concentrato l’attenzione nei pressi di un’abitazione dove, ultimamente, erano stati notati alcuni movimenti sospetti ed un anomalo via vai di giovani.
Nel corso del servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, i Carabinieri hanno arrestato un 33enne, Q.G., ispicese, già noto alle forze di polizia e già sottoposto alla detenzione domiciliare per l’espiazione di un’altra pena, sorpreso con diversi grammi di marijuana, materiale per il confezionamento e soldi in contanti.
Nello specifico, i militari dell’Arma si sono accorti che negli ultimi giorni molte persone entravano ed uscivano dall’abitazione dell’uomo e, ieri sera, hanno scoperto il motivo del via vai.
Infatti, verso le ore 18 di ieri, i Carabinieri hanno fatto scattare il blitz all’interno dell’abitazione del soggetto; i militari si sono presentati nell’appartamento per il consueto controllo dell’uomo, essendo lo stesso sottoposto alla detenzione domiciliare, ed hanno effettuato un’approfondita perquisizione domiciliare anche con l’aiuto di un cane antidroga.
Nel corso del controllo, i Carabinieri hanno rinvenuto una busta in cellophane contenente 85 grammi di “marijuana”, un bilancino elettronico di precisione e la somma in contanti di euro 275, verosimilmente provento dell’attività di spaccio.
A questo punto, l’uomo è stato condotto in caserma e dichiarato in stato di arresto per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti e, al termine delle formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso il Tribunale di Ragusa, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
Intanto, i Carabinieri hanno sequestrato i soldi provento dello spaccio e lo stupefacente, quest’ultimo che sarà successivamente inviato al laboratorio di analisi dell’Asp di Ragusa per i risultati qualitativi e quantitativi al fine di stabilirne con precisione le dosi ed i guadagni che avrebbero potuto fruttare al 33enne.