Eva Brugaletta –
Respinta la mozione presentata in aula dai consiglieri comunali di Cantiere popolare. La bocciatura implica la mancata imposizione al sindaco Piero Rustico d’avanzare la richiesta alla Corte dei Conti sulla più o meno possibilità di distribuire gli oltre quattro milioni di euro ai fornitori che vantano crediti al 2012. La somma, pur essendo stata incassata, è vincolata dal dissesto finanziario.
Non esistono certezze, in sostanza, sull’uso delle somme concesse al Comune per effetto del decreto legge 35, alle quali si aggiungeranno 6 milioni di euro nei prossimi giorni. Anche perché la Corte dei Conti ha dichiarato inammissibile il quesito avanzato dalla Commissione straordinaria di liquidazione sul cosa fare di quel denaro in cassa vincolato dal dissesto finanziario, poiché tali domande devono essere fatte dal sindaco Rustico, quale legale rappresentate dell’ente, che sembra però fare orecchie da mercante. Da questa mancanza d’interesse del primo cittadino, è scaturita la mozione presentata in aula dai consiglieri di Cantiere popolare, che, se fosse stata approvata, avrebbe imposto al primo cittadino di fare chiarezza, rivolgendosi alla magistratura contabile e chiedendo cosa fare di quel denaro.
La mozione è stata invece bocciata. Ha ottenuto i pochi voti favorevoli dei consiglieri di Cantiere popolare e di quelli di Sviluppo e Solidarietà. La maggioranza ha naturalmente votato contro. Mentre il Partito democratico ha preferito astenersi, determinando il respingimento della mozione e rompendo il fronte delle opposizioni, votando insieme coi consiglieri che sostengono il sindaco.
Non è dato sapere ai Commissari straordinari, quindi, cosa fare di quei quattro milioni da destinare ai fornitori verso i quali il Comune è debitore. A dirimere la questione, come indica la Corte dei Conti, deve essere il legale rappresentante dell’ente, il sindaco Rustico, che sembra insistere nell’ignorare la magistratura contabile.