«Realizzare chiostri per creare ombra nell’assolata piazza dell’Unità d’Italia, dove potere risistemare i caratteristici sedili circolari in ferro battuto sottratti alla vecchia, wi – fi gratuito illimitato e non libero solo per la prima ora di connessione come pensato dall’Amministrazione comunale, esenzione delle tasse e dalle imposte comunali per due anni a chi avvia un’attività commerciale nei locali attualmente inutilizzati»: sono le proposte del Partito democratico per rivitalizzare il centro cittadino.
Il segretario Gianni Stornello, inoltre, propone misure urgenti per far fronte alla grave situazione finanziaria del Comune. Evidenzia che «bisogna mettere in sicurezza i conti pubblici, in quanto il Comune non ha più i soldi per gli stipendi, non paga il canone a Dusty, la società che si occupa della nettezza urbana, e non liquida i fornitori». E per recuperare denaro, Stornello avanza una proposte: «Eliminare la carica del direttore generale del Comune che costa alla collettività 45 mila euro all’anno. Un incarico che la legge definisce “superfluo”, perché si sovrappone a quello di segretario generale. I sindaci eletti nell’ultima tornata elettorale – spiega – non hanno nominato direttori generali. Questi denari potrebbero essere quindi impiegati per le mense scolastiche, il cui ticket nell’ultimo anno è stato portato a 2,50 euro, e per lottizzare i terreni espropriati negli anni Ottanta e rivenderli a un prezzo politico». In questo modo, da un lato, i cittadini potrebbero acquistare un suolo edificabile ad un prezzo vantaggioso, dall’altro, il Comune potrebbe fare subito cassa.
Infine, Stornello affronta la questione sul rapporto fra beni pubblici e privati. «Il governo cittadino – dice il segretario del Pd – ha concesso ai privati delle strutture pubbliche, senza ritorno economico per la collettività e alterando le dinamiche della concorrenza. Un esempio: se il Comune alleggerisce un esercente del canone per uno spazio pubblico, penalizza gli altri che operano nello stesso settore e avvantaggia un privato a discapito di altri. Ne nasce – conclude Stornello – un mercato drogato».
EVA BRUGALETTA