Il pre -dissesto comporterebbe il licenziamento di un notevole numero dipendenti comunali. La procedura è stata già adottata dalla Giunta municipale, ma sarà il Consiglio comunale ad avere l’ultima parola e, quindi, a votare e rendere esecutivo il decreto “salva enti” varato dal Governo. Sul dato invitano a riflettere i rappresentati di Libertà e buon governo, i consiglieri comunali Salvuccio Rustico e Biagio Solarino e il fondatore del movimento Pippo Barone.
« Sono tante le incertezze che – scrivono in un documento – emergono dalla proposta del s indaco Piero Rustico d’ adottare la procedura di pre -dissesto prevista del Decreto l egislativo 174 per il ris anamento delle finanze comunali. In primis, ci domandiamo quale sarà la sorte dei dipendenti in esubero , in quanto l’eventuale adozione del piano d’ equil ibrio comporterà la presenza di un dipendente ogni 122 abitanti. Nonostante le diverse riuni oni che si sono susseguite – aggiungono – i l sindaco non ha evidenziato i risvolti negativi dell’ accesso alla procedura di riequilibrio. Tutto ciò ammesso che – spiegano – sia possibile accedervi . Infatti , il primo comma dell’art. 243 bis del Tuel recita: “… La predetta procedura non può essere iniziata qualora la sezione regionale della Corte dei Conti abbia già provveduto, ai sensi dell’art. 6, comma 2, del D. Lgs 6/9/2011, n. 149, ad assegnare un termine per l’adozione delle misure correttive previste dall’art. 1 comma 168, d ella legge 23/12/2005, n. 266”. Il Comune , infatti, ha ricevuto il 30 ottobre scorso la pronuncia della Corte dei Conti che ha ordinato l’adozione delle necessar ie mi sure correttive, quindi, dica il s indaco come intende superare questo ostacolo normativo » .
In sostanza, secondo Barone, Rustico e Solarino si tratta di « percorsi ch e, possibilmente, non potranno essere mai attuati. Sarebbe meglio che – concludono – l’ amministrazione s’impegnasse nella definizione del bilancio di previsione che rappresenta il più importante st rumento attraverso il quale il s indaco darebbe effettiva contezza di come intende risolvere il problema dello squilibrio finanziario di cui lui e la sua maggior anza presente e pregressa sono respondabili ».
EVA BRUGALETTA