Eva Brugaletta –
Per la sesta volta, si riunirà stamani il consiglio comunale incentrato sull’adozione del bilancio stabilmente riequilibrato e di quello previsionale. Si scioglierebbe la massima assemblea cittadina, se non si dovesse approvare lo strumento finanziario.
Il Consiglio inizierà i lavori alle 9 di oggi, riunendosi nell’auditorium “Curcio”, per l’esame dell’argomento ancora da dibattere dopo cinque sedute andate a vuoto. Un fatto che ha sollevato non poche polemiche.
I consiglieri Salvuccio Rustico e Biagio Solarino (Libertà e Buon governo) sono stati i primi a dissentire sul modus operandi della maggioranza consiliare, che, scrivono in un documento «dinanzi alla delibera sul risanamento dei conti del Comune si assenta dai lavori in aula». L’approvazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, «oltre ad essere un adempimento di legge – evidenziano Rustico e Solarino – segna l’inizio del processo di risanamento del Comune. Da diverse sedute, si assiste alla quasi totale assenza dei consiglieri di maggioranza, facendo venir meno il confronto democratico fra le forze politiche. Il consiglio – concludono – s’è trasformato in un monologo, dove l’opposizione è quasi al completo e la maggioranza è presente in aula con al massimo tre consiglieri comunali di cui due assessori: non si comprende come la maggioranza possa continuare a pretendere di amministrare».
Non meno dure sono state le affermazioni dei colleghi consiglieri Pierenzo Muraglie e Giuseppe Roccuzzo (Partito democratico), scrivendo in una nota: «Il presidente dell’assise, Giuseppe Quarrella, i consiglieri Anna Infanti, Piero Zocco, Pina Donzello, Massimo Donzello, Patrizia Lorefice, Cesare Pellegrino e Carmelo Oddo continuano ad eseguire gli ordini del sindaco Rustico. Quest’ultimo – spiegano – ha dato loro mandato di non partecipare ai lavori consiliari, facendo in modo che sia l’opposizione a determinare l’esito della proposta di delibera con l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato e quello previsionale: tentano di fuggire dalle loro responsabilità ed, al contempo, d’annientare il consiglio, la mancata approvazione del bilancio ne comporterebbe infatti lo scioglimento».
Quarrella, però, non ci sta. Respinge le accuse del Pd, affermando che Muraglie e Roccuzzo «mentono sapendo di mentire», classificando come «bugie» le dichiarazioni dei consiglieri democratici. Sono stato sempre presente in aula – aggiunge – comprese le ultime cinque sedute riguardanti il bilancio stabilmente riequilibrato. Lo stesso non si può dire dei due soggetti in questione, che lamentano la scarsa responsabilità degli altri, per poi fuggire a gambe levate dall’aula consiliare nel momento del voto: dobbiamo sempre ricordare le responsabilità connesse alla carica di consigliere. È necessario – conclude il presidente Quarrella – mortificare le aspirazioni politiche e verificare, tutti insieme, le condizioni per esitare le prossime deliberazioni consiliari nell’esclusivo interesse dei cittadini».