Il mancato pagamento di tre stipendi e l’incertezza che ruota attorno a questo drammatico fatto hanno dato vita all’assemblea dei lavoratori, due giorni fa, nel salone di via Amendola, ex sede del centro geriatrico, indetta dai sindacati Cgil, Cisl e Uil.
Il clima, da caldo, potrebbe adesso diventare incandescente, tramutando l’assemblea in un possibile sciopero e nella probabile consegna dei certificati elettorali, così come è già avvenuto a Scicli.
I dipendenti comunali sono allo stremo delle forze. Da classe lavoratrice che faceva girare tutti i settori della piccola impresa, artigianale e commerciale, è divenuta quella dei nuovi poveri. Pagano colpe che non sono loro soprattutto i figli di questi lavoratori, ai quali non si può garantire lo stretto necessario.
Ancora più tragico, il quotidiano dramma che vivono i dipendenti monoreddito, tra i quali quelli che hanno contratto il mutuo o il prestito in banca.
Il Governo guidato da Mario Monti ha incentrato la manovra finanziaria di rientro del debito pubblico, aumentando le tasse e dando vita ad una strenua lotta all’evasione fiscale. Ma come faranno gli italiani a pagare gli oneri imposti se non percepiscono le mensilità.
È bene evidenziare che sono i pubblici dipendenti quelli che, finora, con i loro stipendi da fame, hanno tappato la voragine determinata dagli evasori fiscali.
EVA BRUGALETTA