Eva Brugaletta –
Sono elevati gli standard nella formazione dei militari della Capitaneria di porto di Pozzallo. Ben quattordici sottoufficiali, martedì scorso, hanno conseguito il brevetto di bagnino, per essere utili anche nelle operazioni di salvataggio immergendosi in mare. Un titolo molto importante se si pensa alle attività svolte dagli uomini alle dipendenze del comandante Andrea Tassara, chiamati ad assolvere un servizio operante nei 110 km di costa che vanno dai Pantani Longarini a Marina di Acate.
I quattordici militari, imbarcati nelle motovedette “CP 304”, “CP 2113”, “Alfa 07”, sono ora abilitati allo svolgimento più efficace di uno dei principali compiti istituzionali delle Capitanerie di Porto: il soccorso. Un soccorso, adesso, specialistico e operativo nelle emergenze a salvaguardia della vita umana.
I sottoufficiali della Capitaneria hanno sostenuto gli esami, dopo tre mesi di intensi allenamenti: lezioni teoriche e prove pratiche effettuate in mare dal personale militare. La formazione è stata possibile grazie agli accordi che sono stati stipulati con il comando generale delle Capitanerie di porto e la Società nazionale salvamento di Genova. Ha condotto il corso Fabio Biagio Fidone, direttore della Società nazionale salvamento, sezione Ispica – Pozzallo.
L’attività didattica e di addestramento al primo soccorso, per il conseguimento dell’abilitazione di salvataggio e nuoto, s’inquadra nella direttiva OP/002 “Mare sicuro” del 27 maggio2010. E nella direttiva OP/003 del 27 giugno 2012 per la formazione al salvataggio a favore del personale delle Capitanerie di porto, emanate dal Comando generale della Guardia costiera.