La maggioranza consiliare è rimasta in minoranza. Priva del necessario numero di consiglieri comunali, è mancato il numero legale e l’adunanza è stata sciolta. S’è verificato martedì scorso, nella prosecuzione dei lavori d’aula dedicati alla situazione finanziaria del Comune e alla ricerca della soluzione per il pagamento dei tre stipendi ai dipendenti .
L’abbandono dell’ aula delle opposizioni ha comportato, in sostanza, la fine della riunione consiliare , non essendo tutti presenti i consiglieri che sostengono il sindaco Piero Rustico per garantire il numero legale.
I consiglieri comunali Pierenz o Muraglie e Giuseppe Roccuzzo (Pd) ritengono impossibile lavorare in un consesso «reso instabile e ingovernabile dal l’assenza di una maggioranza netta » . E r ibadiscono « la richiesta di dimissioni del sindaco nell’interesse della città » .
I consigl ieri che appoggiano il sindaco, secondo Muraglie, hanno « dimostrato , martedì scorso, di non essere autonomi ». È infatti bastato che «le opposizioni abbandonassero l’aula perché mancasse il numero legale. Una maggioranza degna di qu esto nome dovrebbe sempre essere autosufficiente » , specie quando ad essa «sono rivolti appelli al senso di responsabilità che , purtroppo, disattende» . La « gravissima » situazione finanziaria che «gli amministratori hanno determinato , sta vedendo proprio loro soccombere dinnanzi al legittimo incalzare della protesta dei dipendenti comunali ai quali si continuano a spacciare illusioni: prima quella del saldo della mensilità di luglio con quei 360 mila euro in cassa , che , invece , sono stati destinati ad altro; poi , con l’impiego dei fondi vincolati per il ripascimento della fascia costiera, proposta naufragata per res ponsabilità della stessa pseudo- maggioranza » .
«Il piano dell’a mministr azione è quello di – argomenta Roccuzzo – avere in mano un po’ di liquidità da spendere per fini clientelari in occasione delle prossime elezioni regionali. Tutto questo mentre a parole dicono ai dipendenti comunali ch e sono in cima ai loro pensieri. T ranne , poi , nei fatti , non riuscire a riunirsi per garantire il numero legale in c onsiglio comunale . Come pensano di – si domanda, concludendo – affrontare la discussione sul B ilancio che quanto prim a dovrà essere appro vato?»