Nonostante la maggioranza consiliare sia diventata minoranza, con nove rappresentanti su venti, la mozione di sfiducia degli avversari non sembra poi, così scontata. Di c onsiglieri comunali ne servono infatti, ormai quattordici e, per il momento, f iducia e sostegno rinnovano a l sindaco Piero Rustico e al l’amministrazione comunale il Pdl , Rustico Sindaco, Udc , Ispica Domani e Grande Sud.
I partiti e i movimenti della c oalizione di governo della città evidenziano, in sostanza, la loro unione dopo l’abbandono politico del consigliere Mario Santoro (Sviluppo e Solidarietà) , che ne ha determinato la condizione di minoranza consiliare .
La coalizione, in un documento, segnala che, «ancora una volta , i dirigenti di Sviluppo e Solidarietà (sottolineando i dirigenti e non gli altri due consiglieri del movimento Anna Infanti e Concetto Sessa che risultano ancora in maggioranza n.d.c .) calibrano le scelte , tentando di giustificare la loro decisione con il comportamento autoritario del sindaco . È fuorviante – sottolineano – la motivazione secondo cui n on ci sia la volontà di Rustico e del la coalizione di for mare un bilancio di previsione “ collegiale e largamente condiviso” . È falso che su tasse e bilancio non ci sia stata e non sia ancora in atto un’ approfondita discussione fra tutte le forze della coalizione, specie se è vero, come è vero, che l’ultimo Consiglio c omuna le ha votato (su proposta dell’a mministrazione) la modifica del regolamento comunale sulla T arsu, che consentirà di tassare meno i garage rispetto all’abitazione. Per sette anni, il sindaco non ha aumentato le tasse (s pecie, per acqua e spazzatura) . È vero piuttosto che – concludono sprezzanti – i dirigenti di Sviluppo e Soli darietà avevano assicurato percorsi con divisi su tasse e bilancio e , a un certo punto , tale condivisione è stata subordina ta ad ottenere l’a sse ssorato ai Servizi sociali» .
La replica di Sviluppo e Solidarietà non si fa attendere. « Travisare i fatti – scrivono in un comunicato – e tentare di fare passare il messaggio delle “nobili ragioni” con il cambio di una delega assessoriale è meschino e ingiustificato . Avevamo chiesto – spiegano – l’azzeramento delle cariche, quale presuppos to per un necessario appello alla responsab ilità di tutti, da rendere in c onsiglio per affrontare e risolvere la difficile situazione economico-finanziaria. Nessuna risposta è perve nuta . Tralasciamo – concludono – le accuse e le offese di carattere politico e personale come gesto di magnanim ità verso il s indaco, c he rantola verso la fine del mandato ed al quale auguriamo di smentirci con i fatti anziché arzigogol are con le parole» .
EVA BRUGALETTA