Eva Brugaletta
Ha chiuso i battenti l’ex ufficio di collocamento. L’utenza è costretta a recarsi a Pozzallo per istruire le pratiche e, successivamente, sarà Modica la meta degli interessati. È caduto nel vuoto l’appello lanciato sette mesi fa dal segretario del Pd, Gianni Stornello, che ne annunciava la chiusura. Ci riprova adesso il consigliere comunale Mario Santoro a dirimere la questione, presentando una richiesta d’iscrizione all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale. Il punto riguarderà«l’immediata riapertura del Recapito del lavoro ispicese, ex collocamento».
«L’argomento proposto – spiega Santoro – è fonte di preoccupazione per gli ispicesi ed, in special modo, per i lavoratori e i disoccupati che sono costretti a recarsi provvisoriamente a Pozzallo e, con ogni probabilità, in futuro, a Modica, per istruire le pratiche».
La soppressione dell’ex Ufficio di collocamentocittadino poteva essere evitata. «La chiusura del Recapito del lavoro ispicese – evidenzia Santoro – fa seguito alla richiesta dell’Ufficio provinciale del lavoro di Ragusa avanzata al Comune di Ispica, fornendogli la possibilità di farsi carico delle piccole spese (pulizia dei locali, telefono, ecc.), considerato che i locali sono di proprietà dell’ente».
In buona sostanza, il Comune non ha l’onere dell’affitto, quindi, se provvedesse a pagare le esigue bollette e si occupasse del decoro dell’ufficio, l’ex collocamento potrebbe ancora essere un servizio disponibile.
«La richiesta dell’Ufficio provinciale del lavoro di Ragusa – denuncia però Santoro – è rimasta non accolta dall’amministrazione comunale rappresentata dal sindaco Piero Rustico. La chiusuradel recapito del lavoro – conclude – determina una grave perdita per i cittadini, i quali non potranno usufruire dei servizi di politica attiva del lavoro, servizi garantiti dai recapiti del lavoro di Pozzallo e di Scicli per volontà delle rispettive amministrazioni comunali, che hanno aderito e sottoscritto le convenzioni proposte dall’Ufficio provinciale del lavoro di Ragusa, oggi, Centro per l’impiego».