L’Ufficio affissioni ha chiuso i battenti dal diciassette al ventuno settembre, sforando di un giorno la presentazione delle domande per l’ affissione, non permettendone la stessa. Lo denuncia Pino Asta, che si è recato nell’ufficio in questione, per pagare e potere così affiggere i mani fe sti elettorali che lo vedono impegnato nella competizione regionale.
«È paradossale e, a dir poco incresciosa, – scrive Asta in un documento – la situazione in cui mi sono ritrovato in quel di Ispica. Mi sono recato al Comune per riempire i moduli e pagare il dovuto. Solerti , i V igili urbani mi hanno detto che gli uffici preposti per gli atti sono delocalizzati, il servizio è esterno. Mi sono diretto presso l’U fficio affissioni, scoprendo che era chiuso per corsi di formazione in atto e che il personale sarebbe ritornato al lavoro il ventuno settembre: d ata che “sfora” di un giorno la pr esentazione delle domande per l’ affissione, non permettendone la stessa. Sono andato al la sede centrale del Comune, ma n essuno ha saputo darmi spiegazioni. Sono rimasto coi manifesti sottobr accio e mi sono diretto verso l’ uscita, non sapendo se ritornare un altro giorno o aspettare che qualcuno mi venisse in soccorso. Quanta approssimazione – sottolinea – in questa amministrazione ispi cese. Si tratta – si domanda – di i nte rruzione di pubblico servizio? Aspettiamo tempi migliori – conclude – ecco perché bisogna abbattere la casta».
Il Comune successivamente si è mosso, procedendo con le opportune segnalazioni.
Riguardo invece il servizio affissioni, si tratta di un ufficio autonomo che gestisce le pratiche di affissione per conto del Comune, essendosi aggiudicato l’appalto.
EVA BRUGALETTA