Eva Brugaletta –
Aggredisce due stranieri, padre e figlio, per futili motivi, accoltellando al braccio il figlio, a culmine di una lite iniziata all’interno dell’agenzia immobiliare in via Adua. Si trova ora ristretto ai domiciliari il 40enne ispicese Paolo Iozzia, arrestato ieri sera dai carabinieri. Anche i militari dell’Arma sono stati oltraggiati dalle ingiurie e dalle minacce dell’uomo e aggrediti. Risponderà davanti al giudice delle accuse di lesioni personali aggravate e minaccia, oltraggio e resistenza a Pubblico ufficiale e porto di armi od oggetti atti ad offendere. È stato ricoverato all’ospedale “Maggiore” di Modica l’uomo di origine tunisina accoltellato, dove i sanitari hanno stabilito una prognosi di venti giorni. Il padre se la caverà con dieci giorni.
Iozzia e il padre del giovane tunisino che ha avuto la peggio nella collutazione si trovavano all’interno di un’agenzia immobiliare, quando, nel tardo pomeriggio ieri, è esplosa la lite. Gli uomini, che probabilmente già si conoscevano, si sono poi spostati all’esterno dell’agenzia e i toni si sono accesi, trasformando la lite in aggressione.
Iozzia ha sferrato calci, pugni ed è poi è passato al coltello dopo una breve, ma animata discussione, iniziando a colpire il padre. Poco distante, si trovava il figlio, che, vedendo il padre in difficoltà, accorreva in aiuto ma, anche lui, è stato subito aggredito. L’ispicese, dopo aver estratto un coltello di genere proibito dalla tasca, sferrava un fendente allo straniero ferendolo al braccio, dandosi poi alla fuga. I due stranieri, immediatamente, si recavano per le cure presso la guardia medica cittadina.
Sul posto, nel frattempo sono intervenute le pattuglie dei carabinieri, rintracciando Iozzia, che, nel corso delle operazioni di identificazione, rivolgeva frasi minacciose ed oltraggiose ai militari dell’Arma, opponendogli resistenza, spingendoli e lanciandogli contro diversi oggetti, procurando lesioni anche ai carabinieri.
Riscostruiti i fatti, i carabinieri hanno dichiarato in stato di arrestoIozzia, che, su disposizione dell’Autorità giudiziaria di Ragusa, è stato sottoposto al regime di arresti domiciliari con l’accusa di lesioni personali aggravate e minaccia, oltraggio e resistenza a Pubblico ufficiale. Nonché porto di armi od oggetti atti ad offendere, infatti, il coltello utilizzato è stato rinvenuto e sequestrato dai militari dell’Arma.
I due stranieri, invece, sono stati successivamente condotti all’ospedale “Maggiore” di Modica per le cure successive alla lite. In particolare, l’accoltellato è stato ferito al braccio con interessamento dei muscoli flessori e ne avrà per circa 20 giorni. Mentre il padre, a seguito di alcune ferite e contusioni, ne avrà per circa 10 giorni.