Eva Brugaletta –
L’abolizione delle province e la possibilità data dalla legge regionale in materia sono un’occasione per elaborare un nuovo modello di sviluppo del territorio e per avviare un dibattito sull’identità sociale, culturale ed economica comune. La legge prevede che i comuni interessati siano contigui territorialmente, non abbiano una popolazione inferiore ai 180mila abitanti e che le ex province di provenienza non restino con una popolazione inferiore a 150mila abitanti. Ciascuno dei comuni che intende aderire deve farlo con una delibera del proprio Consiglio comunale votata da almeno i due terzi dei componenti. Una delibera che sarà poi sottoposta a referendum confermativo che deve tenersi entro sei mesi dal 28 marzo, data di pubblicazione della legge sulla Gazzetta ufficiale della Regione. «Questo, senza campanilismo e senza limitazioni territoriali nell’ambito di un’area omogenea». Per verificare la possibilità di dare vita ad un nuovo Libero consorzio fra i comuni del Val di Noto, si confrontano quindi i circoli del Partito democratico. Lo rendono noto Giovanni Spadaro, segretario del Pd di Modica, e Giovanni Baglieri, segretario del Pd di Rosolini.
Sull’abolizione delle province e sulla possibilità data dalla legge regionale sono state già effettuate due riunioni, la prima a Modica e l’altra, successiva, a Rosolini. Altri incontri seguiranno prossimamente, in forma itinerante, nei vari centri interessati. Ad oggi, hanno partecipato i circoli del Pd di Modica, Scicli, Rosolini, Palazzolo Acreide, Portopalo di Capo Passero e il costituendo circolo John Fitzgerald Kennedy di Ispica. Interesse per il progetto hanno manifestato i circoli di Pozzallo e di Pachino. Mentre i circoli di Noto e di Avola stanno ancora valutando sul da farsi.
I segretari e i rappresentanti di diversi circoli Pd hanno quindi avviato una riflessione interna, soprattutto in sede cittadina, per verificare la possibilità di dare vita ad un nuovo Libero consorzio fra i comuni del Val di Noto. Una possibilità vista da tutti come elemento importante per promuovere un confronto successivo che coinvolga altre forze politiche e i cittadini singoli e associati che si riconoscono nell’idea.
È stato soprattutto concordato di mantenere costante il contatto fra la rete dei circoli democratici per formulare l’idea in modo compiuto, qualora se ne ravvisi l’opportunità in modo condiviso, estendendola il più possibile.