Continuano ad arrivare numerose segnalazioni al Movimento 5 Stelle Ispica in merito alle strane richieste di arretrati ICI da parte del Comune. Nel dibattito pubblico che si è tenuto domenica 23 Novembre presso la sede di via Principessa Elena, condotto dalla portavoce alla Camera dei Deputati Marialucia Lorefice, e dal delegato alle Comunicazioni Gianluca Genovese, è stata fatta chiarezza sulle modalità con cui l'Ufficio Tributi ha chiesto importi non dovuti ai contribuenti. Nello specifico, secondo il Piano Regolatore Generale degli anni '70 ed attualmente vigente, la fascia costiera è classificata come zona "CT - zona ad espansione turistica". Per regolarne l'edificazione e l'urbanizzazione nel dettaglio furono redatti all'epoca diversi piani particolareggiati e di zona. Come sappiamo, i vari servizi comunali come acquedotto, rete fognaria, condotte per le acque chiare, piazze e spazi pubblici, non sono stati mai realizzati e col tempo i vincoli preordinati all'esproprio sono scaduti. I piani particolareggiati sono rimasti quindi inapplicati e, ad oggi, è impossibile edificare se non presentando un piano di lottizzazione convenzionata, qualora le caratteristiche del lotto lo permettano. Con delibera 62 del 2011, il Consiglio Comunale ha stabilito il valore medio dei terreni a seconda della zona del P.R.G. ove sono situati, prevedendo un'ulteriore suddivisione per le zone di espansione C (centro urbano) e CT (fascia costiera). Per la zona CT i valori sono rispettivamente di 80€/mq, 50€/mq e 10€/mq. Sulla base di tale delibera, in seguito i vari uffici comunali competenti hanno stabilito i valori per gli anni precedenti. Fin qui, nulla da dire. Il disagio arrecato ai cittadini è riconducibile all'azienda che ha in appalto dal Comune il servizio di individuazione dell'evasione fiscale, la Cartech S.r.l. di Rimini, che da un giorno all'altro ha considerato evasori gran parte dei proprietari di terreni ricadenti nella zona CT, come se i loro appezzamenti di terra si trovassero in aree già urbanizzate, pronti per l'edificazione quando in realtà non lo sono. Secondo la Cartech s.r.l. è come se i proprietari avessero dichiarato il falso per pagare un importo inferiore. I tecnici della Cartech hanno di conseguenza calcolato l'ICI applicando l'aliquota sul valore massimo dell'immobile e, dopo aver aggiunto le sanzioni per omessa/infedele denuncia o omesso/parziale pagamento, hanno trasmesso i dati all'Ufficio Tributi. Da qui, senza alcun controllo da parte degli organi comunali, sono partite le richieste di arretrati per centinaia di euro, a volte pure qualche migliaio, che hanno lasciato sgomenti i proprietari interessati. Come se non bastasse, ci hanno segnalato anche errate applicazioni delle rendite catastali. Ad esempio, i proprietari di immobili la cui rendita catastale è recentemente aumentata vedono recapitarsi richieste di arretrati calcolati con la nuova rendita anche per le precedenti annualità. E' pacifico che se un cittadino amplia il suo immobile, non può pagare il conseguente aumento dell'ICI anche per gli anni precedenti l'ampliamento. Questi errori destano in noi il sospetto che qualcuno stia tentando di raschiare oltre il fondo del barile: si colpisce sempre il solito contribuente mentre l'amministrazione porta avanti scelte politiche scellerate. Ovviamente col placido dormiveglia dell'opposizione, che in questo periodo si diverte a giocare a chi è più fotogenico nei manifesti elettorali o sui social network. Ci domandiamo quale convenienza possa scaturire dall'aver appaltato il servizio di progettazione dell'anagrafe tributaria a una ditta di San Marino per 450.000€, il servizio di individuazione degli evasori ICI e TARSU a un'azienda di Rimini per il 50% circa dell'evasione accertata, e il servizio di riscossione ad un'altra azienda di Rimini, che anch'essa ha la sua percentuale sul riscosso. Tutte queste funzioni, secondo il Movimento 5 Stelle, devono rimanere di competenza dell'Ufficio Tributi, sottoponendolo semmai ad un potenziamento strutturale ed effettuando dei corsi di aggiornamento per il personale. Il risparmio sarebbe di centinaia di migliaia di euro all'anno. Chiediamo ai cittadini di controllare i bollettini ICI pagati negli ultimi tre anni, o gli avvisi di accertamento ricevuti in queste settimane, e di verificare se il valore assegnato agli immobili è stato sovrastimato o se le rendite che hanno subìto un aumento sono state applicate anche per gli anni precedenti. In caso riscontrino degli errori, possono utilizzare il modulo presente sul nostro sito www.ispica5stelle.it per chiedere una correzione in autotutela (gratuita) oppure contattarci. Se l'Ufficio Tributi non dovesse rispondere all'istanza di correzione entro dieci giorni dal termine utile per presentare ricorso alla Commissione Tributaria, consigliamo ai contribuenti di procedere in tal senso, e li informiamo di aver contattato dei consulenti che si stanno occupando della questione e che possono organizzare un ricorso cumulativo (con risparmio di costi) avverso tale atto di cattiva amministrazione.