Sono parziali gli introiti prodotti dalle tasse. Dovevano servire a fornire disponibilità di cassa al Comune e, invece, il pagamento della prima rata d’acqua e di fognatura ha fruttato solo 300 cinquantamila euro. L’incasso previsto dagli amministratori comunali andava oltre al milione di euro.
Solo un terzo dei contribuenti, in sostanza, ha pagato le tasse entro i termini previsti. E non andrà sicuramente meglio per il primo acconto della Tares, che scadrà oggi.
Il futuro è incerto se si considera il saldo del ruolo dell’acqua e della fognatura, del secondo acconto della Tares e delle altre scadenze da onorare entro la fine dell’anno.
La crisi è nera e le vittime dei mancati introiti provenienti dalle tasse sono i dipendenti comunali che devono ancora percepire le mensilità di giugno, di luglio e di agosto, senza contare gli arretrati. Non versano in condizioni migliori gli operatori ecologici e i fornitori che aspettano d’essere pagati dal Comune.
Per fortuna, ci sono anche piccole realtà imprenditoriali che hanno la forza di nascere e lottare con coraggio per la sopravvivenza.
Un’ambiziosa società ispicese, la Sicilicanapa, produce olio, semi e farina di canapa, che vende da circa un anno su internet. L’intenzione è quella di realizzare una filiera completa per la trasformazione della pianta, che ha almeno cinquemila usi industriali, anche nel settore automobilistico.