Colti con le mani nel sacco mentre rubano ricambi. I carabinieri hanno arrestato i pozzallesi Santino Agosta, 26 anni, operaio pozzallese, incensurato, e Daniele Puzzo, 19 anni, nullafacente, censurato, che si trovano ora ristretti ai domiciliari per il reato di furto aggravato in concorso.
Agosta e Puzzo sono stati sorpresi dai militari dell’arma in flagranza di reato, mentre entravano nel deposito giudiziale di un’autocarrozzeria e rubavano parti meccaniche di un ciclomotore.
Erano le prime ore di ieri quando la pattuglia del Nucleo radiomobile carabinieri di Modica, transitando in contrada Cugni per il normale servizio di controllo del territorio, notava un giovane fermo, con la propria auto, davanti al deposito giudiziale di un’autocarrozzeria. Considerata l’ora e la presenza sospetta in quel luogo, è scattata la perquisizione. Nascosti all’interno dell’auto, sono stati trovati oggetti atti allo scasso nonché alcuni pezzi meccanici di ciclomotori smontati.
Durante la perquisizione, i militari dell’Arma hanno notato un altro giovane che usciva dalla carrozzeria. Sottoposto anch’egli a controllo, è stato trovato in possesso, nascosto sotto il giubbotto, di una chiave giratubi utilizzata per smontare i pezzi dai ciclomotori.
Vistisi scoperti, i due giovani hanno ammesso d’aver scavalcato il cancello del deposito giudiziale e d’aver smontato (e rubato) pezzi meccanici dal ciclomotore di Puzzo, in custodia giudiziale presso quella autocarrozzeria, sequestrato il 31 dicembre scorso.
Al termine degli accertamenti, i Carabinieri hanno dichiarato in arresto Agosta e Puzzo con l’accusa di furto aggravato in concorso e possesso ingiustificato di oggetti atti allo scasso. Su disposizione del Pubblico ministero, si trovano in regime d’arresti domiciliari.