È stato diffuso oggi, dal gruppo politico che fa capo al consigliere comunale indipendente Giuseppe Quarrella, un comunicato stampa di dura critica sulle recenti esternazioni riguardanti le falle della rete idrica del neoassessore Gianni Stornello, intitolato in maniera ironica e beffarda “L’Assessore ai comunicati stampa”.
“Nei giorni scorsi abbiamo diffuso un comunicato stampa in cui lamentavamo e denunciavamo la scarsa attenzione riservata dall’Amministrazione Muraglie alla rete idrica cittadina – esordisce il documento di Quarrella – Una specie di risposta ci è stata fornita dal nuovo “megafono” della propaganda muragliana: “[…] la ditta di manutenzione convenzionata col Comune non c’era, ma non per scelta politica, ma per scelta delle ditte, vista la voce che si era diffusa in giro – lascio stare ad opera di chi… – del fatto che il Comune stava di nuovo ripiombando in dissesto, che il Comune era pignorato, che il Comune era insolvente, che il Comune stava fallendo eccetera eccetera”.
Parole e musica del novello “assessore ai comunicati stampa” Gianni Stornello.
Frasi in libertà che non dicono nulla sulle inadempienze da noi denunciate e che, soprattutto, non spiegano i ritardi accumulati negli interventi a causa delle delibere di Giunta sbagliate; e nemmeno riescono a giustificare il fatto che, nello stesso tratto di strada, l’intervento di manutenzione debba essere ripetuto a distanza di pochi giorni dal primo.
Tutto ciò non fa altro che confermare i nostri dubbi sulle scarse capacità politico-amministrative dei componenti della Giunta Muraglie che finalmente mostrano il vero volto di chi, invece di discutere e approfondire le questioni promosse dall’opposizione, offre alla città la propria inettitudine politica addentrandosi in spiegazioni dei fatti totalmente campate in aria. Confidando, probabilmente, nella scarsa attitudine dei suoi sostenitori in Consiglio a verificare quanto dichiarato ai cittadini.
Cittadini che sicuramente – spiega Quarrella – ricorderanno che il primo a parlare di città che stava “ripiombando nel dissesto”, di “un macigno” che stava per abbattersi sul bilancio è stato lo stesso Sindaco, annunciando addirittura un pubblico comizio in cui avrebbe spiegato per filo e per segno la gravità della situazione, mai tenuto.
Pertanto, appare ovvio che quanto dichiarato dal consigliere Stornello smentisce il Sindaco sui conti pubblici e aumenta la confusione tra i cittadini, che non sanno più a quale ciccannina di maggioranza dare credito.
Come se non bastasse, il neo assessore si addentra pericolosamente nell’ambito dei lavori pubblici, parlando di gare e di privilegio nei confronti delle aziende locali, dimostrando di sconoscere la normativa, e del tutto ignaro probabilmente che da qualche anno la maggior parte dei lavori sotto i 40.000 euro sono affidati con una procedura che concede agli operatori, nel rispetto dei principi di rotazione, non discriminazione, trasparenza e proporzionalità, la scelta delle ditte da contattare: procedura prevista dalla legge, sia ben chiaro, ma che viene da questa destinata alle sole emergenze – ma sì, in fondo attualmente siamo in piena emergenza su tutti i fronti!
Vogliamo essere buoni e sorvolare sulle promesse elettorali legate ai bandi pubblici, alla casa di vetro, alla legalità come stella polare.
Il fatto certo, in questa vicenda, è che i nostri bilanci – come le condutture idriche – fanno acqua da tutte le parti”.
Continua, infatti, Quarrella, annunciando l’avvenuto commissariamento del Comune: “Auspichiamo che la Regione, dopo averci inviato i commissari per l’approvazione degli strumenti finanziari, ce ne mandi qualcuno che provveda alla redazione di un progetto di risistemazione ed ampliamento della rete idrica e fognaria. Perché, al netto dei propositi faraonici dell’assessore Stornello, un progetto va redatto prima che escano i bandi europei che, a suo dire, “stanno monitorando” e che, invece, sono già scaduti (si vedano i programmi LIFE e HORIZON 2020 che contengono miriadi di misure per l’efficientamento delle risorse idriche).
Siamo in pieno dissesto, sì. Dissesto politico” conclude la nota.