Su trenta progetti presentati dalla Soprintendenza ai beni culturali nel 2011, il Battesimo di Cristo è uno dei soli due dipinti in provincia che saranno presto restaurati, ricevendo un finanziamento di, circa, ventidue mila euro dalla Regione. Mentre, non sono stati ammessi a finanziamento i trentacinque progetti di restauro presentati nel 2012.
La tela d’ignoto autore, che risale presumibilmente ai primi del Settecento, è ospitata nella nicchia scavata sopra la fonte battesimale nella basilica della Santissima Annunziata. L’altra tela prossima al restauro risale al Seicento e raffigura la Presentazione al tempio di San Biagio, nella chiesa di San Bartolomeo a Giarratana.
Carlo Giunta, funzionario della Soprintendenza ha effettuato il sopralluogo ad Ispica una settimana fa, evidenziando «l’ottima fattura pittorica del Battesimo di Cristo». Ha spiegato che «il restauro potrebbe consentire di avanzare delle ipotesi sull’autore del dipinto e stabilire con maggiore certezza il periodo in cui è stato realizzato».
Il verbale di consegna sarà firmato entro un mese. Consentirà alla ditta affidataria dell’appalto, titolare Luciano Bombeccari, di trasportare la tela nel laboratorio di restauro che ha sede a Scicli.
«Prima di essere prelevata – precisa Giunta – il dipinto sarà sottoposto ad un intervento di pre – consolidamento, applicando la tecnica della “velinatura”. Solo allora sarà possibile portarlo via dalla basilica dell’Annunziata».
Il Battesimo di Cristo è un dipinto pregiato, che ha purtroppo subito inadeguati ritocchi. «In origine – racconta Giunta – il dipinto era stato collocato nell’altare successivo a quello dove si trova oggi sistemato. È stato spostato, in quanto trattandosi del Battesimo di Cristo, qualcuno ha ritenuto più opportuno incastonarlo nella nicchia che sovrasta la fonte battesimale della basilica. Le dimensioni della nicchia erano minori di quelle del dipinto, così il quadro è stato adagiato in un telaio più piccolo, perdendo, circa, venti centimetri della sua maestosità. Nei limiti del possibile – conclude – il restauro dovrebbe consentire di recuperare le originali dimensioni del dipinto, mortificate addirittura dalla curvatura degli angoli per adattarla alla nicchia che l’ha finora contenuto».
Il Battesimo di Cristo è stato finanziato grazie all’interesse di Anna Maria Gregni, che ha segnalato le pessime condizioni del dipinto, seguendone l’intricato iter burocratico
EVA BRUGALETTA