È stato un momento davvero particolare quello vissuto, il 21 aprile scorso, dagli studenti che, nell’ambito delle iniziative del “Comenius”, con il progetto “La mia città, una città multiculturale”, dell’Istituto di Istruzione superiore “Curcio”, si sono ritrovati a conoscere la realtà degli ospiti del centro Sprar “Madonna delle Grazie”. Un appuntamento al quale hanno preso parte pure il sindaco Piero Rustico, il vicesindaco Cesare Pellegrino e gli assessori Teresa Amendolagine e Paolo Mozzicato. L’Amministrazione al completo, dunque, che insieme alla dottoressa Francesca Failla, ai suoi collaboratori e ai ragazzi ospiti del Centro hanno voluto esprimere il loro piacere per questo incontro tra ragazzi di realtà geograficamente lontane e culturalmente diverse tra loro. Erano, infatti, presenti, come ha spiegato la professoressa Selvina Camerata, studenti e docenti provenienti da Belgio, Austria, Olanda, Germania, Slovacchia e naturalmente Italia con i ragazzi del liceo “Curcio” che coordina il progetto dal suo inizio, due anni fa, e che a metà del suo percorso ha intrapreso la collaborazione con il centro Sprar.
«Tutto nato – ha spiegato Francesca Failla – dalla visita di due ragazze che sono venute a trovarci per una intervista e dalla quale è venuto fuori un video che ha fatto il giro di tutte queste nazioni oggi qui rappresentate.»
Il video citato dalla Failla è stato proiettato durante l’incontro cui ha fatto seguito quello che testimonia momenti della vita del Centro, dalla sua apertura a oggi. I presenti hanno così potuto apprezzare che i ragazzi ospiti sono ben inseriti nella realtà locale, grazie anche all’attivazione di tirocini formativi e alla capacità di relazione con la cittadinanza che i responsabili del Centro hanno saputo realizzare. Intensi i momenti di dialogo tra gli studenti e gli ospiti del Centro che hanno fatto conoscere la loro esperienza di vita nei suoi aspetti umani e drammatici vissuti.
«Sono molto contento – ha affermato il sindaco Piero Rustico nel suo intervento di saluto ai presenti – che ancora una volta il Progetto Comenius arrivi nella nostra Ispica per l’impegno dell’Istituto “Curcio” e delle professoresse Camerata e Serrentino, artefici di questa importante esperienza per i ragazzi, che in questa occasione si arricchisce di questo significativo incontro che consentirà a studenti e docenti di portare con loro un’esperienza di umanità straordinaria. Solo incontrando i protagonisti di queste storie si può capire realmente cosa è il fenomeno dell’immigrazione. Qui, oggi, questo per tutti noi è stato possibile grazie alla scelta che l’Amministrazione Comunale ha fatto di ottenere dal Ministero dell’Interno l’apertura di questo centro Sprar “Madonna delle Grazie”, fiore all’occhiello e simbolo di umana solidarietà, che in questo momento viene indicato dallo stesso Ministero come modello da seguire.»
L’esperienza è stata molto formativa e ha consentito a tutti di guardare agli attualissimi fenomeni migratori con una percezione sicuramente più aderente alla realtà.
Dopo i momenti formali, studenti e ospiti del Centro hanno insieme colloquiato con spontaneità e simpatia negli spazi esterni del Centro.