Eva Brugaletta
ISPICA
Arrestati per aver rubato le portiere di un auto, due uomini di nazionalità maghrebina hanno risposto davanti al giudice dell’accusa di furto aggravato e sconteranno otto mesi di reclusione, pagando una multa di duecento euro. I carabinieri di Ispica li hanno colti con le mani nel sacco la notte scorsa, mentre trasportavano la refurtiva sulla loro vettura.
Un posto di blocco in contrada Rio Favara, lungo la strada litoranea, si è rivelato “fatale” per Mohamed Khalladi, 40 anni, e Mohamed Ennser, 32 anni, entrambi originari del Marocco e residenti a Rosolini. I carabinieri li hanno fermati a bordo di una Mercedes e hanno perquisito il veicolo. Sono stati trovati in possesso di due sportelli d’auto, integri, abilmente occultati all’interno del cofano della vettura. Un fatto che ha insospettito i militari e ha fatto scattare ulteriori controlli. Partendo dal codice impresso sui cristalli, sono subito risaliti all’autovettura da cui erano stati rubati, contattando la vittima del furto e scoprendo che si trattava di un pozzallese proprietario di un Mercedes vecchio modello, custodito all’interno di un appezzamento di terra.
Messi alle strette dai Carabinieri, non potendo negare l’evidenza, i due stranieri non hanno potuto far altro che rendere una piena ed incondizionata confessione riferendo che le portiere rubate dovevano essere utilizzate come pezzo di ricambio per la loro auto. Sono stati arrestati con l’accusa di furto aggravato e sono stati accompagnati in carcere a Modica Alta.
La vittima del furto, dopo aver accertato de visu l’ammanco, si è recata in caserma ad Ispica dove il comandante della Stazione, Mario Iabichino, gli ha restituito la refurtiva.
Gli arrestati, a cui carico non figurava alcun pregiudizio penale, hanno beneficiato della sospensione della pena e sono tornati da subito in libertà.