Eva Brugaletta –
Il dimensionamento scolastico sembrerebbe un affare politico. Sulle vicende della pubblica istruzione interviene infatti il Nuovo centro destra (Ncd). Il circolo territoriale si erge a difesa del sindaco Piero Rustico, respingendo l’accusa mossa al primo cittadino d’impinguare il numero degli studenti del Leonardo da Vinci, scippando classi all’istituto comprensivo Padre Pio da Pietralcina, rigettando l’insinuazione di un presunto interesse in tale manovra.
Il presunto interesse, però, pare sia minato dai genitori degli alunni che non accettano il precariato scolastico a cui vanno incontro i loro figli, adendo addirittura le vie legali, difesi dall’avvocato Franco Rovetto. Il legale, oltre al falso ideologico, ravvisa profili d’illegittimità in quel che ruota attorno alla Conferenza provinciale sulla razionalizzazione della rete scolastica riunitasi lo scorso 23 gennaio, dove il sindaco ha proposto e ottenuto di togliere il plesso Sant’Antonio all’istituto Padre Pio e annetterlo al da Vinci.
Il primo cittadino ispicese, durante la conferenza, ha motivato la manovra, evidenziando «la notevole discrasia nei numeri degli studenti» fra i due istituti comprensivi. Sottolineando quindi, utilizzando il termine discrasia, uno squilibrio nella composizione, un’alterazione, una disfunzione, una mancanza di coordinamento. Come se ci fosse quindi qualcosa di anomalo nel fatto l’istituto padre Pio avesse più studenti del da Vinci e, di conseguenza, decidendo di togliere ad uno per dare ad un altro. Tutto ciò s’è consumato a spese dei bambini secondo gli adirati genitori e senza confronto con le famiglie.
Non si è tenuto conto in buona sostanza dei disagi che saranno causati agli studenti frequentanti le classi vittime del dimensionamento. Questo, perlomeno, è quanto riferito.
Naturalmente, i genitori non si sono arresi e il sindaco Rustico non gradisce la combattività delle famiglie, ma, strategicamente (pare), non attacca direttamente i genitori degli studenti, preferisce puntare il dito contro chi, a suo avviso, li strumentalizza. Indirizza così il Ncd, partito peraltro da lui guidato, a diffondere un comunicato, inviato da un componente del circolo territoriale ma non firmato, dove si lancia l’accusa di «usare il dimensionamento scolastico per strumentalizzare i genitori degli alunni di alcuni plessi», poiché «continuano a svolgersi, con una certa frequenza, delle riunioni presiedute dal dirigente scolastico Maurizio Franzò (tutor dei dirigenti del Padre Pio e del da Vinci n.d.c.) e dall’avvocato Rovetto». Pertanto, i componenti del circolo si sentono in dovere di «ricordare a coloro che partecipano» alle riunioni che «il sindaco Rustico ha agito in maniera trasparente nell’interesse esclusivo della città e informando di ogni sua azione i dirigenti scolastici Rosalia Marturana (Padre Pio) e Michele Di Pasquali (da Vinci), ai quali aveva chiesto d’avanzargli una proposta che fosse espressione di un loro accordo congiunto, proposta mai pervenutagli. In virtù di ciò – ci si domanda – quale sia il vero motivo che si cela dietro le riunioni e se Franzò abbia velleità d’intraprendere una carriera politica, dal momento che gli incontri sembrano non avere alcuna finalità se non quella di strumentalizzare i genitori ed i loro bambini, sobillandoli contro il sindaco. Ribadiamo – aggiungono – l’assoluta fiducia nell’operato del primo cittadino che con la sua proposta, elaborata e condivisa coi dirigenti scolastici (tra cui anche Franzò, all’epoca dei fatti reggente), ha sempre avuto come fine quello di mantenere in vita i due istituti comprensivi, salvaguardando il personale scolastico ed una più ampia offerta formativa ad esclusivo vantaggio degli scolari. Infine, il sindaco s’è dichiarato disponibile ad un confronto pubblico, ci auguriamo, pertanto, che Franzò e Rovetto abbandonino le segrete stanze ed abbiano il coraggio di confrontarsi con il primo cittadino in un colloquio con i genitori degli alunni».
Franzò, uomo e dirigente scolastico dalla reputazione impeccabile, noto per la serietà e la professionalità, non raccoglie il guanto di sfida e non cede alla provocazione, rimanendo concentrato solo sui suoi studenti, che stimola, ad esempio, organizzando quel collegamento, che rimarrà storico, con gli astronauti nello spazio e istruendoli attraverso viaggi culturali di spessore, facendoli volare anche negli Usa.