Non è escluso siano di origine dolosa le fiamme che hanno incendiato e distrutto i due cassonetti dei rifiuti posizionati sul trivio Ispica, Rosolini, Pozzallo e provocato danni al vicino palo della luce elettrica. Il fatto s’è verificato domenica scorsa, richiedendo l’intervento dei Vigili del fuoco per spegnere il fuoco. L’indagine in corso, effettuata dai carabinieri della locale Stazione, fa presumere che a determinare l’incendio potrebbe non essere stata solo la “distrazione” di un automobilista nel liberarsi incivilmente di un mozzicone di sigarette che ha poi scatenato le fiamme. Le ipotesi sono tante e una in particolare induce a pensare ad un avvertimento lanciato forse alla ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti solidi urbani, attanagliata da una crisi economica che non sempre le consente di essere in regola con i pagamenti. Ma nessuno scioglie le riserve sul caso, pertanto, gli inquirenti tutto includono e nulla escludono sul caso.
I due cassonetti, precisamente, erano collocati sulla strada che collegava con un’arteria del trivio Ispica, Rosolini, Pozzallo, nei pressi della vecchia stazione ferroviaria. Erano appoggiati sul muro di cinta che circonda l’ampio spazio dove insiste un’attività commerciale, vicino ad un’apertura adibita all’uscita dei mezzi. Ad accorgersi delle fiamme, è stata una pattuglia di volontari dell’associazione «Rangers d’Italia» che, da anni, fornisce un utilissimo servizio di sorveglianza ad Ispica. La pattuglia ha chiesto l’intervento dei Vigili del fuoco per prevenire ulteriori danni. Sul luogo dell’incendio sono anche intervenuti i carabinieri.
EVA BRUGALETTA