Eva Brugaletta
Continuano ad essere razziate dai ladri le abitazioni sulla fascia costiera. Tiziana Scuto non ci sta e si rivolge al prefetto Annunziato Vardè, nella qualità di presidente del comitato Santa Maria del Focallo – Marina Marza, denunciando il preoccupante fenomeno di microcriminalità che affligge il territorio ispicese.
Scuto, nel documento inviato al prefetto Vardè, evidenzia che la zona balneare e i dintorni,«da tempo, sono stati presi di mira da malviventi, che probabilmente avvalendosi della complicità di basisti, razziano a tappeto tutte le abitazioni abitate e non. La situazione ha determinato un clima di sfiducia e di paura fra gli abitanti che vivono con lo spauracchio di perdere i beni, oltre a temere per l’incolumità».
Solo alcuni mesi fa, infatti, ricorda Scuto, «s’è verificato un caso di furto con aggressione che, ancor oggi, resta impunito».
I delinquenti agiscono inoltre indisturbati grazie alla complicità del buio. «La mancanza di un’adeguata illuminazione – spiega Scuto – ha anche ostacolato l’ultima operazione effettuata dalla Polizia di Stato a Santa Maria del Focallo, che, per fortuna, è comunque riuscita ad assicurare alle giustizia tre malviventi, accusati di furto con scasso, arraffando, secondo quanto reso noto, un bottino di 60 mila euro ai danni di un cittadino. Ma la brillante operazione conclusa dalla Polizia di Ragusa è stata osteggiata da una zona lasciata completamente al buio ad esclusione di aree limitate, anche queste scarsamente illuminate. La stessa litoranea – aggiunge – sia nel tratto di competenza del Comune come in quello della Provincia, è perennemente deficitaria sia per illuminazione, sia per manutenzione. Infatti, sono molti i pali inesistenti e innumerevoli le lampade esaurite. Non si comprende perché – accusa Scuto – si debba categoricamente e sistematicamente rimanere al buio, pur avendo delle strade provviste dell’impianto d’illuminazione. Un fatto che, ad esempio, si verifica in via La Malva e in via Ucca Marina, nelle quali l’impianto è stato addirittura realizzato di recente».
Da tutto ciò, quindi, scaturisce la richiesta al prefetto Vardè di «un utile servizio di controllo su tutta la zona da parte delle Forze dell’Ordine a tutela della sicurezza e dell’incolumità degli abitanti del luogo. Tale adempimento – conclude Scuto – potrebbe essere supportato dal servizio di video sorveglianza, installando diverse telecamere nelle aree a rischio. Determinando un repellente pure a favore della tutela ambientale dato che la zona soffre anche del problema delle discariche abusive, disseminate ovunque».