“Ieri sera abbiamo assistito alla morte della politica. Morte per asfissia da caldo opprimente”. E’ così che inizia l’ironica ma al contempo amara nota del gruppo politico a sostegno del consigliere Giuseppe Quarrella, che racconta stamani quanto accaduto ieri sera in Consiglio comunale.
“Ad Ispica fa caldo. Molto caldo. Un caldo atroce, di quelli che non ti permettono di far nulla con lucidità. Comprendiamo bene lo sconforto del consigliere Sessa. Io stessa annuncio, a nome di tutte le donne del nostro gruppo politico, che oggi ci asterremo dal preparare il pranzo per le nostre famiglie, date le insostenibili temperature che le nostre cucine raggiungono quando accendiamo tutti i fornelli contemporaneamente” dichiara scherzosamente Mariagiovanna Gradanti, canzonando il consigliere comunale di maggioranza che ieri sera, in civica assise, ha chiesto e ottenuto che la seduta venisse rinviata per via della temperatura troppo elevata.
“Fuori dallo scherzo e dall’ironia, però, rimangono amarezza e sconcerto: una maggioranza con tutta evidenza impreparata ad affrontare la seduta di ieri sera, che annoverava numerosi ed interessanti punti all’ordine del giorno – molti richiesti dalle opposizioni – non ha trovato di meglio che immolare, sull’altare dell’insostenibile calura, il consigliere Sessa che, tristemente, si è prestata a coprire la fuga dei suoi con una scusa ridicola ed inaccettabile. Persino far cadere il numero legale, per quanto pratica odiosa e discutibile, sarebbe stato più dignitoso!” conclude Gradanti.
“Ieri sera ho fatto subito presente il mio sdegno – spiega Quarrella – chiedendo ai colleghi di non offendere l’intelligenza e la dignità dei tanti nostri concittadini che, proprio in queste ore, lavorano nei cantieri, nelle officine, nei magazzini, nelle serre: nessuno di loro, purtroppo, può sottrarsi dal compiere il proprio dovere, e così a maggior ragione è richiesto di fare a noi, che da loro abbiamo ricevuto il nostro mandato”.
Ma dopo l’affondo serio, anche il consigliere Quarrella non rinuncia all’ironia, con una proposta singolare: “Se poi i nostri colleghi di maggioranza proprio non riescono a convivere con la canicola, suggerisco loro di pensare di poter riunire la civica assise al fresco, in una delle tante aree attrezzate con panchine – tanto care al nostro Sindaco. E se neanche questo dovesse bastare, l’estrema ratio: la seduta balneare!”.