Si è tenuta venerdì 12 dicembre scorso, una manifestazione organizzata dal Comune, assessorato Politiche per l’Educazione in collaborazione con assessorato Ecologia e Ambiente, durante la quale è stata realizzata una lezione/dimostrazione, rivolta alle classi terze della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo statale “Padre Pio da Pietrelcina”, sull’attualissimo problema dell’amianto. Erano presenti il sindaco Piero Rustico, il vicesindaco con delega all’Ambiente Cesare Pellegrino l’assessore alle Politiche per l’Educazione Teresa Amendolagine, l’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Mozzicato, la dirigente dell’istituto Maria Teresa Cirmena.
La lezione è stata tenuta dal geologo della ex Provincia regionale di Ragusa Giuseppe Scaglione che in modo semplice ma efficace ha chiaramente parlato di come il materiale in cemento amianto è realizzato e di quanto nocivo è per l’uomo e per l’ambiente, in modo particolare laddove si è in presenza di fibrocemento con amianto o eternit, come comunemente chiamato dal nome del maggiore produttore, danneggiato o frantumato e collocato in discariche occasionali.
«I manufatti ottenuti con queste fibre – ha spiegato Scaglione – hanno una notevole resistenza alla corrosione, alla temperatura e all’usura, e una notevole leggerezza. Per tali caratteristiche il cemento-amianto è stato largamente utilizzato anche in Italia nell’edilizia. Da quando si é dimostrato che l’amianto è un materiale cancerogeno se le sue polveri vengono inalate, in quanto possono provocare tumori delle pleure, dei bronchi o dei polmoni, con la Legge n. 257 del 27 marzo 1992 sono state vietate in Italia l’estrazione, l’importazione, l’esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto o di prodotti contenenti amianto. I manufatti in fibrocemento sono stati così sostituiti con quelli ecologici costituiti da una matrice cementizia rinforzata non da fibre di amianto ma con filamenti organici naturali come il cotone.» E proprio su un pannello ecologico di questo tipo che tecnici altamente specializzati della ditta “IdroMeccanica” di Carfì di Ragusa, dotati delle divise protettive per rendere più veritiera la simulazione e farne emergere la pericolosità e quindi le precauzioni da adottare per lo smaltimento dell’amianto, hanno poi proceduto operativamente mentre il geometra Salvatore Fede, del settore Geologia e Tutela Ambientale della ex Provincia Regionale di Ragusa, spiegava le varie fasi per la messa in sicurezza del materiale in amianto prima del suo conferimento in discariche adeguatamente individuate e la successiva bonifica del territorio. Egli ha sottolineato che «il protocollo seguito segue una normativa di legge ed è rigidissimo». I ragazzi si sono dimostrati molto attenti e interessati comprendendo dalla lunga procedura seguita quanto pericoloso e dispendioso sia il recupero di materiale con amianto soprattutto quando viene frantumato e abbandonato in modo improprio nel territorio.
Il sindaco Rustico nel salutare i presenti ha affermato: «Aggiungiamo con questa manifestazione ancora un tassello nel mosaico di attenzioni che l’Amministrazione Comunale presta ai temi della tutela dell’ambiente e della salute. Accendere i riflettori sulle azioni di contrasto a tutte le forme di abbandono indiscriminato di cemento-amianto nel territorio comunale vuol dire condurre una battaglia di civiltà. Una battaglia importante dove ancora una volta voglio al mio fianco scolari e studenti della città, perché il futuro appartiene a loro e loro stessi devono essere protagonisti della vittoria».
La dirigente Cirmena intervenendo ha affermato che: «la sinergia tra istituzioni produce sempre risultati costruttivi e se la collaborazione crea momenti di formazione importantissimi come quello odierno, di sicuro tutta la comunità ci guadagna, tenuto conto che loro sono il veicolo più efficace per far giungere nelle famiglie messaggi positivi. Formare le giovani generazioni significa investire nel futuro».