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Per quanto tempo ancora?
Rustico ed il centrodestra sono colpevoli del fallimento economico, politico e sociale della città per avere:
– declassato la politica a mercato delle vacche;
– determinato, attraverso una politica finanziaria dissennata, la bancarotta dell’ente;
– tradito fornitori e ditte che hanno eseguito lavori per l’ente e attendono invano il pagamento delle loro spettanze;
– reso inesistenti gli aiuti sociali per le fasce più deboli;
– mortificato la storia di Ispica e le competenze dei tecnici e degli artigiani locali per i lavori delle piazze;
– posto i dipendenti comunali gli uni contro gli altri scatenando preoccupazioni e tensioni;
– lasciato la città senza un piano regolatore generale capace di garantire una crescita armonica favorendo le lottizzazioni private senza mai puntare su quella pubblica (via Sulla) potenziale fonte di guadagno per l’ente;
– aumentato, in modo spropositato, la tassa per l’occupazione del suolo pubblico con conseguente rinuncia di molti esercenti;
– speso somme folli per inutili manifestazioni che non hanno determinato alcuna ricaduta positiva per Ispica ma solo la creazione di una fitta rete clientelare: zagara e rais, notte dei sapori, sagra della carota ed Ispica…un anno tra sapori e tradizioni, gli eccessi del premio poesia e cultura;
– regalato spazi pubblici a privati: il mercato , il centro sportivo Brancati, l’oasi degli anziani di S.Maria del Focallo;
– gestito la cosa pubblica come un affare privato;
– aumentato la tassa sulla spazzatura del 53%;
– aumentato i tickets mensa al cospetto di un servizio scadente;
– eliminato i rimborsi per l’anno scolastico corrente in favore degli studenti pendolari;
Tutto ciò può bastare per decretare la fine di questa tragica pagina politica della nostra città? Ecco chi permette ancora a Rustico questo scempio non firmando la mozione di sfiducia: Donzello Massimo, Donzello Pina, Infanti Anna, Lorefice Patrizia, Oddo Carmelo, Pellegrino Cesare, Quarrella Giuseppe e Zocco Pietro.
Ispica, 16.01.2014 I Consiglieri comunali
Pierenzo Muraglie e Giuseppe Roccuzzo