Comune dissestato, Sindaco sfiduciatoIl dissesto è uno scoglio pericoloso. Il Sindaco, come Schettino, lo ha già preso di mira. Il bello è che, esattamente come nel glorioso precedente, l’equipaggio è inesistente, obbediente ma incompetente. Addirittura c’è chi come Cesare Pellegrino, incurante del possibile affondamento, festeggia commosso il suo ingresso in Giunta facendo persino omaggio a Rustico dell’espressione “ Grande Sindaco ”. Ispica ritorna in mano ai pellegrini in adulazione. E a sostituire Grande Sud con Grande Sindaco ci pensa anche l’altro nuovo assessore Patrizia Lorefice, che rifà il suo ingresso trionfale.
Il Bilancio di Previsione 2012 viene approvato in Giunta e portato in Consiglio nel Gennaio 2013. Sembra un barzelletta. Oltre ad essere fuori tempo massimo, è giudicato dai Revisori dei Conti falso e incompleto, con voci in entrata gonfiate a dismisura.
Il Piano Pluriennale di riequilibrio, strumento fondamentale per attuare il predissesto, è stato considerato dallo stesso collegio in contrasto con il Patto di stabilità per gli anni successivi al 2012 e con le linee guida della Corte dei Conti.
Il Consiglio Comunale ha bocciato tale Piano di riequilibrio ed ha sventato i seguenti imbrogli del Sindaco:
° quello di nascondere alla città la condizione di dissesto che Martedi’ sera in Consiglio non ha più potuto occultare;
° quello di fingere di volere il predissesto per aiutare i dipendenti comunali. Si è invece evidenziato che, a fronte del mancato pagamento degli articolisti, il Sindaco ha voluto nominare due inutili assessori, spendendo soldi pubblici per farsi degli amici, anzi dei dipendenti. Forse erano questi quelli a cui faceva riferimento per aiutarli.
° quello di avere i numeri in Consiglio, che invece si sono rivelati al contrario. Esiste una maggioranza contro il Sindaco, titolare di una sparuta minoranza.
° quello di fingere interesse per la città, quando invece si è evidenziato che il tentativo prevalente è stato quello di inserire tra le pratiche dei debiti fuori bilancio da pagare solo quelle seguite dal proprio studio legale, come segnalato nel verbale della commissione consiliare Bilancio.
I consiglieri del Pd si sono convertiti a posizioni diverse da quelle precedentemente assunte ed hanno votato come noi. Gli altri due consiglieri, Solarino e Rustico, sono usciti dall’aula, dimostrando di non avere libertà di posizione né di perseguire il buon governo.
Adesso il Sindaco cosa farà? Non solo non vuole dimettersi, ma non pagherà nemmeno gli stipendi, in modo da strumentalizzare la situazione per fare rappresaglie ed aumentare le sofferenze e le reazioni dei dipendenti. Ma non può farlo. L’approvazione del Bilancio di previsione 2012, grazie alla nostra presenza, lo obbliga a corrispondere gli emolumenti.
Il 2013 è un nuovo anno, una possibilità, una condizione. Non per rimanere, ma per andarsene. Sarebbe l’unico movimento utile alla città. I consiglieri comunali hanno dato la loro disponibilità. I consigliori del Sindaco resistono. Che danno che stanno facendo !
Ispica, 16.01.2012
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