Eva Brugaletta-
«Le imprese dovranno attendere i pagamenti sino a due anni e mezzo. Un gioco al massacro sulla testa dei fornitori»: è la reazione della Cna a margine della riunione con i commissari liquidatori (nominati dopo l’approvazione della delibera che dichiara il dissesto finanziario del Comune), ritenendo «inaccettabili le prospettive per le piccole e medie imprese che devono essere pagate dall’ente».
I liquidatori, comprendendo il dramma delle aziende, quasi giustificandosi, hanno specificato che «sono funzionari dello Stato mandati in una realtà amministrativa dichiarata fallita dal punto di vista del bilancio. Pertanto, accerteranno i debiti verso i fornitori e se tutto andrà bene saranno impiegati circa due anni e mezzo per corrispondere il dovuto a tutti».
«Per noi, si tratta invece di un’amara delusione – non può far altro che commentare Tonino Cafisi presidente della Cna –. Definiamo questo meccanismo assolutamente inconcepibile. Ci sono diversi milioni di euro, destinati alle imprese, completamente bloccati. Somme che non si possono toccare perché il Comune è finanziariamente dissestato. Una trappola che – conclude – priva d’ossigeno le aziende».
Il responsabile organizzativo Carmelo Caccamo aggiunge invece: «Vanno fatti tutti i tentativi, anche quelli più complessi e tortuosi, per consentire all’ente di sbloccare i 200 mandati di pagamento già pronti e formalizzare gli altri che ancora non lo sono. La Cna – conclude – è pronta, se necessario, ad azioni di protesta».