Eva Brugaletta –
Ipotizzano larghe intese fra il Partito democratico e il Popolo delle libertà i rappresentanti di Cantiere popolare.
I consiglieri comunali Meluccio Fidelio, Paolo Monaca e Salvatore Spatola, prima rappresentanti di maggioranza, non hanno dubbi e denunciano in conferenza stampa che «i consiglieri del Pd hanno assunto un atteggiamento collaborativo, favorendo spesso le proposte del sindaco e dell’amministrazione comunale. Respingendo o snobbando, invece, quelle avanzante dai colleghi consiglieri d’opposizione. Le larghe intese Pd – Pdl – si domandano e concludono – sono giunte da Roma ad Ispica?».
Ad onore del vero i democratici hanno sempre educatamente snobbato i nuovi colleghi in consiglio comunale. S’è sempre parlato di “opposizioni” in aula. Si sono sempre fatti gli opportuni distinguo fra i gruppi che formano l’opposizione. E, mai, i rappresentanti del Pd hanno inteso condividere qualcosa coi colleghi, se non quelle scelte agite nell’esclusivo interesse degli ispicesi. E il segretario dei democratici sottolinea questo stato di cose ancora una volta. «Se avessimo voluto fare inciuci con l’Amministrazione – tiene a precisare Gianni Stornello – avremmo avuto la presidenza del Consiglio comunale e qualche altro posto al sole. La verità è che i brandelli del centrodestra, tutti, vorrebbero utilizzare il Pd come detersivo sbiancante, per riacquistare la verginità politica perduta, vogliono strumentalizzarci per conservare o riacquisire posizioni di potere. In Consiglio comunale non c’è un’opposizione, ma più opposizioni rispetto alle quali il Pd assume posizione autonoma e non subalterna a nessuno. L’unico punto in comune che abbiamo con le altre forze di opposizione riguarda la sfiducia al sindaco che non va avanti per l’attaccamento al potere di piccolo cabotaggio degli otto consiglieri che continuano a sostenere l’Amministrazione. Piuttosto – conclude Stornello – perché Cantiere popolare e le altre opposizioni non sostengono la nostra proposta di revocare l’adozione del Piano regolatore generale? L’edilizia è bloccata da un conflitto fra Regione e Comune su quale Prg vige. Sanno, questi potenti e valorosi oppositori che l’unica strada per evitare un blocco gravissimo all’edilizia è quella di togliere di mezzo il nuovo piano? Piuttosto che costruire castelli in aria, sarebbe l’ora di pensare alle cose concrete che interessano l’economia, le famiglie, una città sempre più in ginocchio».