Mentre il sindaco Muraglie continua a fotografare asfalto fresco da pubblicare su Facebook, passando così da “operaio” a “fotografo più costoso della storia di Ispica”, il nostro Comune rischia seriamente di dire addio ai fondi ex Insicem e, quindi, alla zona artigianale.
L’“operazione simpatia” sui social network è quantomeno di dubbio gusto, considerando che il principale impegno di Muraglie sui recenti lavori di ripristino del manto stradale di alcune arterie urbane è stato proprio quello di fotografarli: non ha fatto altro. Crediamo, infatti, che il Sindaco abbia furbescamente taciuto la provenienza del denaro con cui i lavori sono stati finanziati (si tratta delle misure di compensazione – € 251.000 – derivanti dall’impianto fotovoltaico di c.da Roselle) e la data in cui essi sono stati deliberati: aprile 2015. Sindaco Piero Rustico e assessore Paolo Mozzicato.
La domanda piuttosto è: perché ci hanno messo tutto questo tempo ad avviare i lavori, dato che l’Amministrazione precedente aveva lasciato tutto pronto? Volevano forse dare l’illusione che durante questi mesi trascorsi in attesa del nulla stessero lavorando?
Ad ogni modo, tra una foto e l’altra su Facebook, il sindaco Muraglie ha dimenticato di presentarsi alla Conferenza dei Servizi relativa ai fondi ex Insicem, che la precedente Amministrazione aveva destinato alla realizzazione dell’area PIP, la zona artigianale. Anche qui era tutto pronto, bastava continuare ciò che la Giunta Rustico aveva già fatto in perfetta sinergia con la CNA, che adesso inspiegabilmente tace di fronte a questo scempio perpetrato a danno degli artigiani ispicesi. Scaduti i termini per la zona artigianale, scaduti i termini per la presentazione di progetti alternativi cantierabili, i fondi andranno persi? E leggendo della recente relazione sullo stato di attuazione del progetto riguardante l’intervento di realizzazione dell’area ‘Pip’, corredata da “cronoprogramma dell’iter progettuale” comunicata in sordina (stavolta niente foto su Facebook!) dal primo cittadino, si ride per non piangere. Inutile e fuori tempo massimo, il treno è ormai passato.