Eva Brugaletta –
Approvata l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato. La stessa sarà esaminata dalla Commissione stabilità finanziaria degli Enti locali e, successivamente, inoltrata al ministero dell’Interno per l’approvazione finale con Decreto, che dovrà essere poi, definitivamente adottata dal consiglio comunale.
Resta in piedi, o meglio in carica, il consiglio comunale, nonostante determinarne lo scioglimento, attraverso la bocciatura dello strumento finanziario, fosse l’unico gesto di dignità personale, politica e istituzionale che i rappresentanti del consesso avrebbero potuto attuare, rinfrancando i cittadini sul loro non attaccamento alle poltrone. Sono invece stati dieci i voti dei consiglieri comunali che hanno consentito l’approvazione dell’ipotesi di bilancio, dei quali solo tre della pseudo maggioranza e sette delle opposizioni.
È stata quindi la “minoranza” numericamente superiore a garantire il voto favorevole. Ciò significa che il sindaco Piero Rustico, la Giunta municipale e i consiglieri della pseudo maggioranza, pur non essendo scagionati dall’accusa d’aver condotto nel baratro economico – finanziario il Comune, hanno dimostrato l’interesse privato nella res pubblica dei loro avversari politici, che hanno deliberatamente scelto di rimanere, ben saldi, lì dove sono.
Il sindaco Rustico ha sicuramente orchestrato la latitanza dei consiglieri di maggioranza in queste ultime sei riunioni dell’assemblea, forte comunque del fatto che i suoi rappresentanti non sarebbero stati numericamente determinanti ai fini dell’approvazione dell’ipotesi di bilancio. Ha quindi strategicamente “passato la palla” agli avversari, sfidandoli a tornarsene a casa, bocciando lo strumento finanziario redatto dalla “tanto incapace” e “interessata” amministrazione Rustico. E, così, le opposizioni, nascondendosi dietro il fatto che deliberare a favore dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato fosse un atto coerente e consequenziale all’approvazione del dissesto (dimentichi che in quel caso hanno solo adempiuto ad un precetto della Corte dei conti) hanno detto sì e hanno dato ragione al primo cittadino: se egli fosse pessimo, gli avversari in consiglio comunale non sarebbero migliori di lui. A dispetto della statura, il sindaco Rustico si è dimostrato politicamente Gulliver fra i Lilliputiani.
Ad onore del vero, è bene sottolineare i nomi degli unici due consiglieri delle opposizioni che hanno bocciato l’ipotesi bilancio: Pierenzo Muraglie (Partito democratico) e Carmelo Oddo (Ispica Domani). Mentre, hanno abbondonato l’aula dopo feroci critiche alla maggioranza, al sindaco e alla Giunta, i consiglieri Maria Carmela Spadaro e Angelo Fidelio (Sviluppo e Solidarietà), seguiti dal consigliere Anna Infanti (indipendente). S’è invece astenuto dal voto il consigliere Giovanni Lauretta (indipendente).
I consiglieri Biagio Solarino e Salvuccio Rustico, però, hanno tenuto a precisare che «l’adozione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, oltre ad essere obbligatorio per legge, è l’unica strada percorribile per il risanamento delle finanze dell’Ente». Quindi, riportano nella dichiarazione di voto: «Intendiamo votare favorevolmente alla proposta di deliberazione, in quanto riteniamo dare priorità all’osservanza delle leggi e degli interessi dell’Ente, tralasciando condizionamenti ideologici che ci spingerebbero, in questo momento, a commettere degli errori di valutazione. L’approvazione di questo atto – concludono – rappresenta l’inizio della fase di risanamento economico dell’Ente, è dunque facile capire l’importanza che esso riveste».