Si è tenuto in Municipio, lunedì 1° dicembre scorso, un incontro dei dirigenti Maria Teresa Cirmena, dell’Istituto comprensivo “Padre Pio da Pietrelcina”, e Giuseppe Fava, dell’Istituto “Leonardo da Vinci”, con il sindaco Piero Rustico e l’assessore alle Politiche per l’Educazione e allo Sport Teresa Amendolagine. L’incontro si è avuto su invito dall’Amministrazione comunale determinata a condividere con i Dirigenti le molteplici richieste di utilizzo delle palestre degli istituti sottoposti alla loro dirigenza, pervenute all’Ente da diverse associazioni sportive della città e dei comuni limitrofi.
Dal colloquio costruttivo in termini di scambio di pareri, è emersa la volontà da parte di entrambe le Amministrazioni di andare incontro a tali richieste per una forma di collaborazione con le società sportive. Gli Amministratori comunali, nell’esprimere il proprio parere positivo, hanno demandato ai Dirigenti la facoltà di stabilire tra loro congiuntamente i criteri utili per consentire la presenza delle associazioni sportive nelle palestre, annesse agli edifici delle scuole, in orario extrascolastico, nonché i corrispettivi da richiederne per l’utilizzo con riguardo anche ai consumi di cui continuerà a farsi carico il Comune.
«Anche questa volta – ha affermato il sindaco Piero Rustico – l’incontro con i Dirigenti è stato espressione di piena collaborazione tra Amministrazioni volte a rispondere alle esigenze del territorio in modo sereno e costruttivo. I Dirigenti, verso i quali nutro stima personale per la loro già dimostrata capacità di dirigere guardando al bene dell’utenza, avranno libertà di stabilire con modalità condivisa e univoca i criteri necessari, già grosso modo delineati durante l’incontro, garantendo sempre di non intralciare il sereno proseguimento dell’attività didattica e tenendo in considerazione quanto previsto dalla norma e dalle indicazioni del CONI.»
«Conosco bene – ha aggiunto l’assessore Amendolagine – la realtà della scuola e sappiamo tutti cosa si può determinare nelle situazioni di convivenza tra soggetti diversi in una stessa struttura, ma trattandosi di agenzie educative, il rispetto delle regole condivise potrà far superare ogni ostacolo. La collaborazione si configura come il modo ottimale per avere una città dinamica arricchita dal contributo di tutti coloro che rendono un servizio al cittadino, tenuto conto che veicolare la sana pratica sportiva è un modo per educare le giovani generazioni al fair play, quindi al rispetto delle regole e a gestire le proprie emozioni per prevenire comportamenti negativi come la violenza e la discriminazione.»