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Lunedì 16 settembre 2013
MARZANA. — Al Ministro dell’interno. — Per sapere – premesso che:
l’art. 1 della Legge n. 690 del 13 maggio 1940 (Organizzazione e funzionamento del servizio antincendio nei porti) cita espressamente: <<Il servizio antincendi nei porti dipende dai comandanti di porto ed è esplicato dai corpi provinciali dei vigili del fuoco. Tale servizio comprende la prevenzione e la estinzione degli incendi nei porti e loro dipendenze, sia a terra che a bordo delle navi e dei galleggianti, nonché la presenza dei servizi tecnici in genere (…)>>;
il D.lgs. dell’8 marzo 2006, n.139, (Riassetto delle disposizioni relative alle funzioni ed ai compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, a norma dell’art. 11 del 29 luglio 2003, n.229) al Capo III, art. 18 comma 1, recita: <<La vigilanza antincendio è il servizio di presidio fisico reso in via esclusiva ed a titolo oneroso dal Corpo nazionale con proprio personale e mezzi tecnici nella attività i cui fattori comportamentali o sequenze di eventi incontrollabili possono assumere rilevanza tale da determinare condizioni di rischio non preventivabili e quindi non fronteggiabili soltanto con misure tecniche di prevenzione (…)>>;
con Circolare MI. SA. n. 27 del 7 ottobre 1991 il Ministero dell’Interno, Direzione Generale della Protezione Civile e dei Servizi Antincendi, ha disposto la ripresa, da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, dei servizi di vigilanza antincendi anche nei porti;
l’art. 9 della legge n. 690 del 13 maggio 1940 ha stabilito che: <<Per integrare l’opera dei Vigili del Fuoco, i Comandanti di Porto, di concerto, col competente Comandante provinciale, costituiranno, ove necessario, squadre ausiliari antincendi>>;
successivamente, la legge n. 850 del 27 dicembre 1973, all’art. 20, ha ribadito quanto citato dall’art. 9 della L. 690/40 in relazione alla possibilità, da parte di società private, di esercitare i servizi integrativi di vigilanza antincendio, previo l’accertamento di determinati requisiti di idoneità, da parte del Comandante di Porto e su conforme parere del Comandante dei Vigili del Fuoco;
inoltre, quanto disposto dalla L.690/40 è stato confermato dal Ministero dell’Interno con propria nota n. 7814/4118 del 4.5.1992 indirizzata al Comando Provinciale VV.F. di Siracusa, con la quale si disponeva altresì la riattivazione dei servizi di vigilanza nei pontili da parte del personale operativo dei VV.F.;
nell’ambito dei porti di Siracusa e Augusta le rispettive Capitanerie di Porto hanno regolato la materia con le Ordinanze n. 95/01 e s.m.i. e n. 5/96 e s.m.i.;
nonostante, i chiari riferimenti normativi sin qui riportati, l’ordinanza della C.P. di Augusta n. 5/96 disattende tali disposizioni dal momento che al personale del Corpo Nazionale dei VV. F. viene affidato il servizio di vigilanza antincendio e sicurezza in via integrativa e non in via prioritaria come da disposizioni di legge menzionate;
si aggiunga che l’art. 20 della Legge n. 850 del 27 dicembre 1973, definisce perentoriamente i “servizi integrativi antincendio” come complementari e integrativi a quelli esplicati dal Corpo Nazionale dei VV.F. in quanto l’opera di questi ultimi non può essere in nessun modo comparata, per professionalità, esperienza ed organizzazione, con quella dei privati;
attualmente, nonostante le ripetute sollecitazioni ai Comandanti delle Capitanerie di Porto per un’effettiva ripresa del servizio di vigilanza antincendio, a far data dall’entrata in vigore della Circ. MI. SA. n. 27/91, il servizio di vigilanza antincendio nei terminali petroliferi continua ad essere affidato interamente a personale privato che, per quanto sopra esposto, dovrebbe svolgere il servizio suddetto integrando, a seconda delle necessità, il personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, unico organismo preposto istituzionalmente ad effettuare la vigilanza antincendio;
conseguentemente, si solleva un dubbio di illegittimità nei confronti dell’Ordinanza della Capitaneria di Porto di Augusta n.5/96, poiché nei contenuti fondamentali vi è una errata applicazione delle norme che regolamentano la materia;
tra l’altro, il mancato svolgimento del servizio di vigilanza antincendio nei terminali petroliferi di Siracusa, Priolo, Melilli e Augusta da parte del personale operativo del Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Siracusa ha creato sin dal 1991 un inevitabile danno erariale di enorme gravità -:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti sin qui esposti ed in particolare dell’Ordinanza della Capitaneria di Porto di Augusta n. 5/96 e s.m.i. e della Ordinanza n. 95/2001 e s.m.i. emanata dalla Capitaneria di Porto di Siracusa;
quali provvedimenti intenda prendere per ristabilire la corretta applicazione della Circolare MI. SA. n. 27/91 al fine di affidare in via principale al personale dei VV. F. il servizio di sicurezza antincendio dei terminali petroliferi del polo industriale di Siracusa e solo con carattere integrativo e complementare a società private.
Maria Marzana
Nota stampa
Marzana M5S: “La sicurezza antincendio del polo industriale di Siracusa va affidata al Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco”
“E’ singolare che il servizio di vigilanza antincendio nei terminali petroliferi di Siracusa, Priolo, Melilli e Augusta sia affidato a personale privato piuttosto che al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco come prescrive la normativa in vigore” dichiara con sgomento la Deputata del Movimento 5 stelle Maria Marzana.
Questa problematica è stata affrontata sinergicamente dal Movimento 5 stelle sia all’ARS che in Parlamento, dopo aver raccolto anche le esigenze provenienti dalla categoria, sancendo ancora una volta quel legame tra le istituzioni e le istanze provenienti dal territorio che il Movimento da sempre rivendica con orgoglio.
Una collaborazione fruttuosa che ha portato alla produzione di un’interrogazione depositata dal Deputato regionale pentastellato Stefano Zito al Palazzo dei Normanni e che ha trovato il pieno appoggio da parte della Deputata nazionale Maria Marzana al fine di sanare una questione che ormai si protrae da troppo tempo.
Difatti l’ordinanza della Capitaneria di porto di Augusta 5/96 dispone che il servizio di vigilanza antincendio e sicurezza venga affidato interamente a società private e che il Corpo provinciale dei VV. F. effettui solo un servizio integrativo, disattendendo la normativa nazionale.
Eppure gli interventi del Corpo Nazionale dei VV. F. non possono essere in nessun modo comparati per professionalità, esperienza ed organizzazione con quelli dei privati, a cui competono solo servizi integrativi e di eventuale supporto, previo accertamento di determinati requisiti di idoneità e su parere del Comandante di Porto e del Comandante dei Vigili del Fuoco.
“Appare evidente l’errata applicazione della normativa, così come è rimasta lettera morta la nota ministeriale indirizzata al Comando Provinciale dei VV. F. di Siracusa che di fatto disponeva la riattivazione dei servizi di vigilanza nei pontili da parte del personale operativo dei VV. F.” -chiarisce la Deputata Marzana- “senza contare che l’arbitraria e volontaria esclusione del personale del C.N. VV. F. continua a procurare un danno erariale di notevole entità”.
Pertanto l’interrogazione, indirizzata al Ministro dell’Interno, chiede di ristabilire la corretta applicazione della legge affidando in via principale al personale operativo del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco il servizio di sicurezza dei terminali petroliferi del polo industriale di Siracusa.