Si conclude domani 5 agosto con il Trio Tekké da Cipro
E poi i tamburi di Alfio Antico e i Lautari, insieme
Insulae, dal 3 al 5 agosto 2012
Gravina di Catania (Ct), Anfiteatro Turi Ferro della Villa Comunale
Si conclude domani sera – domenica 5 agosto – la quarta edizione della rassegna “Insulae, la musica in mezzo al mare”, organizzata dal Comune di Gravina di Catania in collaborazione con l’associazione Folkstudio di Siracusa, grazie alla sponsorizzazione del Centro commerciale Katané. L’ultima serata della rassegna di canti e musiche dalle isole del mondo, che come di consueto si svolge all’Anfiteatro Turi Ferro all’interno della Villa Comunale di Gravina di Catania (ingresso libero), si aprirà con l’incontro dal titolo “La cultura e la musica nell’isola di Cipro”, al quale parteciperanno il regista Carmelo Nicotra e il musicista cipriota Lefteris Moumtzis, componente del Trio Tekké.
Sarà proprio il trio neo-Rebetiko cipriota ad aprire l’ultima serata musicale della rassegna, con la loro proposta musicale che spazia dall’approccio sperimentale al blues greco, ma fatto anche di nuove composizioni. Rispettando gli elementi del vecchio stile e rieseguendoli con passione il gruppo, nato nel 2005, reinterpreta la musica tradizionale cipriota con nuove sonorità, fornendo differenti stili e ispirandosi alla propria esperienza contemporanea. Il Trio, fondato da Lefteris Moumtzis, ha creato un proprio percorso nell’arrangiamento risultato molto affascinante al pubblico di tutto il mondo. Il loro primo disco Ta Reggetika (2009) li ha eletti gruppo di culto underground, mentre il secondo, Samas (2011) gli è valso il premio Batte of the Band sul Network World Music e una nomination per il miglior Newcomer Act. La serata di domenica si concluderà con la musica dei tamburi di Alfio Antico, sul palco di Gravina di Catania insieme ai Lautari, in un progetto inedito studiato appositamente per Insulae.
«Siamo molto contenti e soddisfatti – ha detto il direttore artistico, Carlo Muratori – della risposta del pubblico di Insulae che quest’anno, più ancora degli anni precedenti, ha dimostrato di essere attento e aperto a una proposta musicale non sempre di facile ascolto e fruizione. Questo è segno che il pubblico di Insulae cresce, e che in questi anni ci siamo ritagliati una fetta di spettatori raffinati e colti».