Un prezioso manifesto datato 1935, ancora gelosamente custodito ed esposto tra le pareti dello storico Caffè Sicilia di Noto, testimonia i grandi festeggiamenti ospitati dal Teatro Vittorio Emanuele in occasione del Carnevale dell’epoca, fra Veglioni e The danzanti.
Col desiderio di riportare nel presente la suggestione di quelle atmosfere, ma soprattutto di offrire al pubblico un Carnevale nuovamente conviviale, raffinato, in cui il divertimento sia il risultato dell’intreccio tra l’eleganza misteriosa delle maschere, la messa in scena e naturalmente il buon cibo, com’è d’obbligo per questo grande rito collettivo, il Lab-Oratorio Teatrale Sacro Cuore, in collaborazione con il Ristorante Vicari di Noto e naturalmente il Caffè Sicilia, e con il patrocinio del Comune di Noto, ha organizzato Il Veglione del giovedì grasso, il prossimo 23 febbraio 2017, al Teatro Tina Di Lorenzo di Noto.
Esattamente 82 anni dopo, il Carnevale ricordato da quel raro e antico testimone della storia della città, la festa più popolare dell’anno tornerà a riappropriarsi anche della sua anima più ricca e sontuosa, tra i velluti di palchi e loggioni dove il tempo sembra essersi davvero fermato, ma dove i costumi cambiano, facendosi contemporanei.
E affinché la festa in maschera sia veramente tale, i partecipanti dovranno scegliere il proprio travestimento seguendo il tema scelto dal Lab-Oratorio: “Un Carnevale da fiaba”, non a caso, dato che nel frattempo gli attori della compagnia porteranno in scena un’edizione speciale de “La Bella e La Bestia”. Lo spirito del grande divertimento contagerà però anche il musical tratto dal romanzo di Jeanne Marie le prince du Beaumont e ispirato all’omonimo film di animazione della Disney, oramai celebre in tutto il mondo. Già da diverso tempo il Lab-Oratorio porta nei teatri il proprio adattamento, “scelto – come spiega il regista Giuseppe Spicuglia – perché è la storia dei sentimenti umani più veri, della bellezza che è un concetto che appartiene all’altrove, che non è legato all’aspetto fisico o alla cultura dell’edonismo che oggi la società dell’apparire ci propone come valore di riferimento”. Un’autentica provocazione, proprio in coincidenza col Carnevale, ma del resto Spicuglia avvisa: “Sarà un’edizione de La Bella e la Bestia come non l’avete mai vista”, con il coinvolgimento di oltre 70 partecipanti, tra i giovani del progetto Lab-Oratorio.
Dopo lo spettacolo si apriranno – letteralmente – le danze, con il Ballo Mascherato, vera e propria citazione delle feste danzanti d’epoca, che vedrà alla fine la premiazione della coppia in maschera più originale.
Ma dato che i rituali carnascialeschi non possono che essere legati anche al cibo, lo chef Salvatore Vicari e il pasticcere Corrado Assenza si occuperanno di accompagnare i balli con assaggi golosi: “Ci lasceremo ispirare dalla vasta tradizione siciliana legata alla cucina di Carnevale – spiega Vicari – ma allo stesso tempo non rinunceremo a stare nel tema del Veglione, seguendone lo spirito e assecondandone la voglia di sorprendere, spingendo il pubblico a fare un passo oltre il confine delle proprie abitudini”.