Dopo mesi di polemiche, ritardi e problemi di varia natura, il prossimo 2 dicembre aprirà ufficialmente il pronto soccorso dell’ospedale “Trigona” di Noto. A darne notizia il parlamentare regionale di “Ora Sicilia” Pippo Gennuso che, congiuntamente all’intero gruppo parlamentare all’Ars, da mesi segue costantemente la problematica .
“Dopo la Guardia Medica – afferma Gennuso – con ambulanza medicalizzata, è la volta del pronto soccorso. Una riapertura non a regime ma h12 considerato che è in corso l’iter per la formazione dei 19 medici che costituiranno l’organico della struttura. Una volta completato, la funzionalità del pronto soccorso sarà garantita h24”.
Ma l’attenzione del parlamentare non si ferma solamente a guardia medica e pronto soccorso ma all’intera operatività dell’Ospedale netino.
“Gli obiettivi ad oggi raggiunti sono un piccolissima parte da quanto noi sollecitato da tempo soprattutto al Governo regionale. La situazione dell’Ospedale Trigona e le problematiche legate alla qualità dell’offerta sanitaria al sevizio dei cittadini che abitano nei comuni della zona sud va attenzionata con la massima cura. I piccoli interventi o soluzioni tampone, come lo sono, sia la guardia medica che il pronto soccorso, non sono la giusta soluzione per il nostro territorio. Chiediamo con forza al Governo regionale, ai vertici sanitari in particolare, l’attivazione dell’intera struttura ospedaliera di Noto attraverso una deroga normativa al Piano Sanitario.
In parole povere– prosegue Gennuso – l’Ospedale di Noto, su cui la Regione ha investito diverse centinaia di milioni di euro, torni con l’assoluta celerità che il caso impone, nella sua piena funzionalità al servizio di un’ampia zona che conta oltre 100 mila utenti, costantemente depauperata dei servizi sanitari primari”.
Nell’annunciare un ulteriore incontro con l’Assessore regionale Razza previsto per giovedì prossimo a Catania, Gennuso conclude: “All’assessore, io e tutto il gruppo di Ora Sicilia, abbiamo chiesto e lo ribadiremo nel prossimo incontro, un cronoprogramma con una tempistica di tempi e interventi celeri. Siamo pronti a dare battaglia nelle sedi opportune perché non accettiamo alcun depotenziamento ma l’attuazione di un’azione politica mirata a tutelare la salute dei cittadini e la qualità delle prestazioni sanitarie”.